Si chiamano RSA, sono la nuova "versione" di quelli che una volta si chiamavano residenze per anziani e che adesso, col passare del tempo, hanno visto moltiplicarsi non solo le necessità cui dover dare risposta (a livello medico, ma anche psicologico, umano e sociale), ma anche regole e paletti cui dovere rispetto. Il tutto, in una società che continua a invecchiare e che sempre di più proseguirà su questo cammino.
Ecco perché il tema è di stretta attualità. A Torino (e non solo) si registrano sempre più aperture di nuove strutture, ma l'espansione si accompagna all'aumento delle criticità.
Come testimonia Antonio Gianfala, presidente di Api Sanità Torino, che raccoglie le più importante strutture socio-sanitarie private sul territorio. “La situazione delle residenze per gli anziani è sempre più delicata da un lato e rappresenta dall’altro sempre di più un aspetto importante nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria locale", spiega. E aggiunge: "Si parla tanto di welfare e di attenzione alle fasce deboli della società e ci si dimentica delle necessità degli anziani e dell’esigenza di dare loro un’assistenza adeguata. Le pmi che operano in questo ambito stanno facendo molto, ma non possono essere lasciate da sole. Abbiamo chiesto ad inizio dello scorso luglio un incontro con la Regione Piemonte per affrontare insieme la situazione: ci aspettiamo soluzioni vere ai problemi reali che abbiamo posto”.
La situazione del settore sarà al centro del dibattito oggi pomeriggio alle 15, presso l'NH Hotel Colletion di Torino, in occasione del convegno “Residenze per anziani. Luoghi di vita, di cura e di lavoro. Tra esigenze crescenti e risorse limitate”.
“Nel corso del 2018 – aggiunge Gianfala -, era stata avviato un confronto con la Regione la cui sintesi si era tradotta in alcune proposte volte a superare le criticità presenti nel sistema. Occorre una revisione complessiva delle regole da applicare oltre che un aumento delle risorse disponibili che possano mettere in grado le strutture di migliorare la loro attività in favore degli anziani. Poche però sono state le risposte concrete, a parte un verbale apprezzamento per la serietà e misuratezza delle proposte, peraltro condivise anche dagli stessi tecnici regionali. E’ evidente che adesso occorre cambiare passo: lo ripeto, dalla nuova Giunta ci aspettiamo molto”.
L’incontro è organizzato anche da Confapi Sanità insieme ad Api Torino, BCC di Casalgrasso e Sant’Albano di Stura, Reale Mutua, Camera Penale e Camera Civile del Piemonte. “Oggi le RSA – sottolinea Gianfala -, rappresentano l’irrinunciabile anello di congiunzione tra la sanità propriamente detta e l’abitazione divenuta inadatta con il sopraggiungere della non autosufficienza. Le RSA, tuttavia, assistono alla pioggia di norme regionali e nazionali, che impongono adeguamenti strutturali e organizzativi. L’incontro ha l’obiettivo di chiarire le relazioni tra le esigenze dell’utenza, le carenze di una Pubblica Amministrazione, gli oneri e gli obblighi delle imprese”.
Al seminario prendono parte: Corrado Alberto (Presidente Api Torino), Massimo Pulin (Presidente CONFAPI Sanità), Michele Colaci (Vice Presidente Vicario CONFAPI Sanità e coordinatore dell’evento), Ilario Orbecchi (Vice Presidente API Sanità Torino), Vincenzo Pacileo (Procuratore aggiunto, Coordinatore del Gruppo “Tutela degli ambienti di lavoro, dei consumatori e dei malati”), Luca Dalla Torre (Vice Presidente della Camera Penale Vittorio Chiusano del Piemonte occidentale e della Valle D’Aosta), Alberto De Sanctis (Presidente della Camera Penale Vittorio Chiusano del Piemonte occidentale e della Valle D’Aosta), Stefania Tassone (Presidente della Quarta Sezione Civile del Tribunale di Torino), Gianfranco Gigliotti (Avvocato del Foro di Torino), Alberto Del Noce (Vice Presidente dell'UNCC, Consigliere della Camera Civile del Piemonte e della Valle d'Aosta), Andrea Rolfo (Responsabile Team Imprese BCC Casalgrasso e Sant’Albano Stura) e Filippo Gariglio (Reale Mutua).