L'annuncio dell'assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino durante la trasmissione online Backstage in diretta su Torino Oggi e Linea Italia Piemonte , presenti Jessica Costanzo deputata M5S, in Commissione lavoro alla Camera, e dei segretari di Fiom e Uilm , Edi Lazzi e Dario Basso. Sarà convocato dopo l'incontro del 18 al Mise da cui le Regioni sono state escluse. Entro dicembre anche un Fondo per intervenire nell'acquisto di quote di aziende in crisi: “Non intendo trincerarmi dietro la questione che i soldi non ci sono. Non me lo sentirete dire”.
Le intenzioni di collaborare ci sono, la consapevolezza di dover superare le appartenenze politiche in nome di un obiettivo importante anche. E' emerso durante la diretta online di Backstage ieri sera (visibile sulle pagine facebook di Torino Oggi e Linea Italia Piemonte) quando tutti i presenti, l'assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, l'on. Jessica Costanzo, esponente del M5S e parte della Commissione Lavoro alla Camera, Edi Lazzi segretario della Fiom Torino e Dario Basso, segretario della Uilm torinese, hanno concordato sulla necessità di aprire un tavolo per affrontare l'emergenza del'automotive in Piemonte. La discussione, scaturita dall'analisi dell'ultimo caso di abbandono del territorio da parte di produzioni storiche, la cessazione delle produzioni nello stabilimento Cnh di San Mauro torinese, è sfociata nell'impegno dell'assessore di convocare, nel minor tempo possibile, un tavolo con tutti gli attori coinvolti oltre a quelli “scontati”. Una risposta e anche un superamento dello “sgarbo” fatto dal governo che nella riunione del 18 ottobre al Mise, convocata sull'automotive, ha deliberatamente escluso le Regioni optando per un confronto solo con parti sindacali e datoriali. Chiorino ha affermato che resterà in attesa del report di tale incontro ma la volontà di agire sul piano regionale c'è. D'altra parte la specificità e la gravità della situazione piemontese non può prescidere da iniziative anche locali.
“Sono le aziende che creano i posti di lavoro, dobbiamo tutelare le aziende per tutelare posti di lavoro”. E quindi in pratica? “Come assessorato al lavoro stiamo studiando un fondo per andare ad acquistare temporaneamente quote di aziende in crisi. I soldi? Ci sono meno soldi di un tempo ma ci sono. Io non intendo trincerarmi dietro la questione che i soldi non ci sono. Quelli che ci sono ci consentono di creare un fondo che va a supporto delle aziende in crisi che possono essere effettivamente salvate , anche dalle aggressioni speculative di cui abbiamo visto tanti esempi. Si tratterebbe di un un ingresso temporaneo ma sufficiente a fare in modo che il denaro pubblico sia un' iniezione che serve affinchè l'azienda possa ripartire. Crediamo molto nell'interazione pubblico – privato”. Uno strumento effettivamente innovativo e in grado probabilmente di salvare situazioni che diversamente avrebbero forti probabilità di soccombere. Ma quando? “Ci stiamo lavorando, contiamo di mettere in atto l'operazione per dicembre”.
Carne al fuoco ce n'è, ora è responsabilità di tutti evitare che beghe di parte creino ostacoli verso l'obiettivo di difendere e ricostituire il tessuto industriale piemontese.