Ci sono i giudici simbolo della lotta antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ma anche personaggi come il giornalista Cosimo Cristina ammazzato da Cosa nostra nel 1960 a soli 25 anni.
Domenica l’associazione Ok Parliamone ha alzato il velo sulla mostra “Io (non) ritratto” al Castello di Miradolo, un’iniziativa portata avanti con i ragazzi che lo scorso anno frequentavano la quarta A Arti figurative del Liceo Artistico di Pinerolo, che fa capo all’Istituto per geometri Buniva.
Ai ragazzi. All’interno di un progetto didattico, è stato richiesto di rappresentare cos’era per loro l’antimafia e gli alunni hanno risposto con quindici volti.
Oltre a Cristina, Falcone e Borsellino, ci sono il giornalista Giuseppe “Peppino” Impastato, il magistrato Rocco Chinnici, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, lo scrittore e giornalista Giuseppe Fava, il presidente della regione Sicilia Piersanti Mattarella (fratello dell’attuale presidente della Repubblica), il giornalista Giancarlo Siani, il magistrato Antonino Caponnetto, il giornalista Mario Francese e la testimone di giustizia Rita Atria.
Tra i personaggi ancora in vita ci sono lo scrittore Roberto Saviano, il pm Antonino Di Matteo e il registra Pierfrancesco Diliberto, meglio note come “Pif”.
I loro ritratti sono realizzati in versione simil poster e sono accompagnati dalla rappresentazione delle Stragi di Capaci, dove morì Falcone, e via D’Amelio, dove morì Borsellino.
Per visitare la mostra al Castello di Miradolo di San Secondo di Pinerolo, in via Cardonata 2, bisogna prenotare la visita guidata, con audioguida e voce in diretta, a okparliamonebiglietti@gmail.com o al 331 8966191 o ancora al 345 0163332. La mostra è aperta da oggi a giovedì 17, dalle 17 alle 20,30; sabato 19 dalle 9 alle 11,30 e domenica 20 dalle 10 alle 17,30. Sabato, nel pomeriggio, alle 17,30, si terrà anche la presentazione del libro di Luigi Leonardi “La paura non perdona”.