Attualità - 17 ottobre 2019, 16:56

Gli immobili scattano la foto a Torino, Banchieri: "Serve una nuova spinta a questa città"

Il primo semestre 2019 mostra un calo ridotto rispetto al passato, ma la tendenza resta negativa. Il presidente di Confesercenti: "La popolazione diminuisce e invecchia: non è un buon segno"

Gli immobili scattano la foto a Torino, Banchieri: "Serve una nuova spinta a questa città"

"Quello torinese è un mercato vivace, con un buon numero di compravendite, anche se i prezzi restano ancora bassi". È la fotografia che scatta del mercato immobiliare torinese Gianni Pautasso, Team manager di Tecnocasa a Torino.

Lo dice a margine della presentazione dell'indagine sul mercato immobiliare cittadino, che mostra come il primo semestre 2019 registri un -0,4% delle quotazioni. Un dato decisamente più confortante rispetto agli anni passati (la serie storica mostra cali anche a due cifre, dal 2013 in poi), ma che ancora non regala ottimismo, nonostante alcuni quartieri che riabbracciamo il segno "più".

Tutti sintomi, che però portano a una diagnosi ben definita, soprattutto se a emetterla è il mondo del commercio cittadino. "Il mercato immobiliare è termometro della città e dell'economia in generale - commenta Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti -. Questa città ha bisogno di una spinta, perché si sta rimpicciolendo la cittadinanza e sta invecchiando l'età media. Ci va uno sviluppo più, la situazione attuale non è certo vivace".

E la ricetta? "Dobbiamo attrarre investimenti, attività produttive e sviluppare il turismo molto più di quanto non lo sia oggi - prosegue Banchieri -. Lo stesso piccolo commercio contribuisce al valore immobiliare della zona: dove è vivo e fornisce servizi, quella è un'area che è valorizzata, oltre che apprezzata da chi è proprietario di casa. E poi dove c'è commercio c'è meno degrado e più sicurezza". "Le vie - conclude - sono pensate per avere i negozi. Se una serranda si abbassa c'è degrado".

Massimiliano Sciullo

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