Economia e lavoro - 17 ottobre 2019, 14:16

Radiatori elettrici: quale tipologia per casa nostra?

Se abbiamo un ottimo contratto per l'energia elettrica, in definitiva, questa potrebbe essere la soluzione giusta per il riscaldamento di casa

Radiatori elettrici: quale tipologia per casa nostra?

Ecco che è arrivato l'autunno e con lui le temperature più fredde: le voglie che cadono e i cappotti nell'armadio ci fanno ricordare che forse potremmo essere meglio organizzati per l'arrivo della stagione invernale, con i suoi rigori, le sue nevi e le sue ghiacciate. Come possiamo stare più caldi in casa senza spendere un'esagerazione? Quale investimento potrbbe essere fatto in vista del freddo incombente? Nelle prossime righe parlaremo dei radiatori elettrici: per una spesa di ca. 300 € potrete portare tra le mura di casa vostra un calore supplementare a quello del vostro impianto di riscaldamento classico, e certamente meno costoso (e inquinante).

RADIATORI ELETTRICI: QUALI TIPOLOGIE SONO PRESENTI SUL MERCATO?
Per quanto esistano molti differenti tipi di termosifoni elettrici, pensiamo ad esempio al fatto che non tutti trasmettono il calore nello stesso modo, questi strumenti sono accomunati da una cosa: come dice il nome stesso, tutti usufruiscono del medesomo tipo di alimentazione, l'energia elettrica. Attraverso l'effetto Joule, questa energia viene poi convertita in calore, utiissimo per le nostre mura domestiche. Il calore verrà poi trasmesso all'ambiente in tre possibili modalità: 
1) Convezione
2) Irraggiamento
3) Mix tra convezione e irraggiamento
I possibili termosifoni elettrici sono di differenti tipologie: a olio, termoconvettori, radiatori svedesi a basso consumo e pannelli radianti elettrici.
La prima tipologia, quella dei radiatori elettrici a olio, comprende quei termosifoni che utilizzano appunto dell'olio come conduttore di calore: la resistenza è annegata in olio, che fungerà quindi non da combustibile (ovviamente, trattandosi di termosifoni elettrici) ma da accumulatore di calore. Attraverso l'effetto Joule sopra citato ecco che il caldo avanzerà da questo serbatoio a olio alla vostra stanza. Spesso questa tipologia di radiatori è completa di rotelle, per permetterne un veloce e pratico spostamento di stanza in stanza, a seconda delle nostre esigenze.
La seconda tipologia è quella dei radiatori termoconvettori:solitamente dotati di resistenze ceramiche, ecco che il funzionamento di questa tipologia di termosifoni elettrici si avvantaggia di un dissipatore allettato in alluminio, causa della convezione che propagherà il calore in casa vostra, aspirando l'aria fredda dalla stessa. 
La terza tipologia sono i celebri radiatori elettrici svedesi a basso consumo: ormai molto diffusi, questi termosifoni danno il meglio di loro se lasciati in funzione 24 ore su 24. Grazie a una valvola che compara in continuazione la temperatura dell'aria esterna e quella desiderata impostata, una volta che le due si eguaglieranno si spegneranno automaticamente. Non solo: il dissipatore in alluminio di cui sono provvisti permetterà di massimizzare la superficie calda a contatto con l'aria, permettendo risultati molto efficienti.
Se imposteremo il termostato del radiatore sui 20 gradi, possiamo star sicuri che la temperatura nella stanza non subirà sostanziali cambamenti nell'arco della giornata. Qualora non si utilizzino alcune stanze per pochi giorni, meglio sarebbe lasciare questi termosifoni accesi a una temperatura bassa, diciamo 15 gradi. Se invece progettiamo di lasciare casa per periodi più lunghi, ecco che occorrerà spegnerli, sicuri del fatto che, qualora la temperatura arrivasse a 0 gradi, ecco che una valvola antigelo entrerebbe in funzione e farebbe scattare l'accensione del dispositivo, onde evitare guasti e spiacevoli contrattempi.
Per quanto riguards i pannelli radianti elettrici, possiamo dire che sono formati da piastre in materiale ad alto accumulo di calore (pensiamo a piastre in ceramica, ad esempio) attorno alle quali sono montate delle resistenze che ne permettono il riscaldamento e l'irrorazione del calore nelle stanze. Spesso sono oggetti molto belli da vedere, perché, dato l'ampio mercato, le case costruttrici cercano ormai di creare oggetti che possano sempre più somigliare a veri e propri pezzi di design. Ricordiamo che le piastre ad accumulo di calore resteranno calde e "irraggianti" anche quando il termostato avrà segnalato alla resistenza che potrà smettere di lavorare, dato che si è raggiunta la temperatura prescelta.

QUANTO CONSUMA UN RADIATORE ELETTRICO?
Fare questo calcolo potrebbe essere tutt'altro che semplice: tante sono infatti le caratteristiche da prendere in esame per arrischiare una stima. Prendiamo per esempio la grandezza della stanza da riscaldare, ad esempio, oppure la classe energetica dell'edificio stesso. Il grado di isolamento dell'edificio, si sa, è uno dei fattori che più si dovrebbe tenere in considerazione quando acquistiamo un appartamento. La latitudine dell'appartamento è un'altra caratteristica fondamentale per questo tipo di calcolo. Altro fattore non secondario è il tempo impiegato dal dispositivo per raggiungere una temperatura di comfort, poniamo essa a 20/22 gradi. 

Se abbiamo un ottimo contratto per l'energia elettrica, in definitiva, questa potrebbe essere la soluzione giusta per il riscaldamento di casa: i radiatori elettrici sono comodi, puliti, pratici. Certo è che sono dei validi alleati qualora il metodo principale di riscaldamente della nostra abitazione sia un impianto fotovoltaico. Unica raccomandazione: se non abbiamo una casa di classe energetica abbastanza elevata, forse questo tipo di riscaldamento non fa al caso nostro; rischieremmo, infatti, di sprecare moltissima energia elettrica per cercare di riscaldare una stanza che non avrà mai le condizioni di calore ottimali sul lungo periodo.

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