Eventi - 17 ottobre 2019, 14:17

A Iain Couzin e David Gruber il premio Lagrange-Fondazione CRT 2019

I due biologi premiati per aver saputo studiare la complessità del mondo animale per comprendere meglio i meccanismi che regolano la vita sul pianeta

A Iain Couzin e David Gruber il premio Lagrange-Fondazione CRT 2019

Studiare la straordinaria complessità del mondo animale per comprendere meglio i meccanismi che regolano la vita sul pianeta, compresa la nostra. È il terreno su cui si muovono i due vincitori dell'edizione 2019 del Premio Lagrange – Fondazione CRT.

Il massimo riconoscimento internazionale per la scienza dei sistemi complessi, istituito dalla Fondazione CRT – Cassa di Risparmio di Torino e coordinato dalla Fondazione ISI – Istituto per l'Interscambio Scientifico di Torino, va quest'anno al biologo ed ecologo britannico Iain D. Couzin e al biologo marino ed esploratore statunitense David Gruber.

Già ricercatore alla University of Oxford e professore alla Princeton University, oggi Direttore del Max Planck Institute of Animal Behavior di Costanza in Germania, Iain D. Couzin studia i principi fondamentali alla base del comportamento collettivo animale. Le sue ricerche includono un'ampia gamma di sistemi biologici – dagli sciami di insetti ai banchi di pesci, dagli stormi di uccelli ai gruppi di primati – e hanno ricevuto diversi prestigiosi riconoscimenti (Searle Scholar Award, Mohammed Dahleh Award, Popular Science Brilliant 10 Award, National Geographic Emerging Explorer Award, Scientific Medal of the Zoological Society of London, Clarivate Analytics Global Highly Cited Researcher).

David Gruber è Presidential Professor di Biologia e Scienze Ambientali presso il Baruch College della City University of New York, esploratore del National Geographic, associato di ricerca in Zoologia Invertebrata all'American Museum of Natural History e Adjunct Faculty Member al John B. Pierce Laboratory della Scuola di Medicina di Yale. Caratterizzato da una marcata interdisciplinarietà, il suo lavoro di ricerca intreccia i campi della biologia marina, genomica, analisi trascrittomica di organismi marini, ecologia degli abissi, robotica leggera, fotosintesi, biofluorescenza, bioluminescenza, oltre all'utilizzo di tecniche avanzate di machine learning applicate allo studio della bioacustica dei grandi cetacei.

comunicato stampa

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