Due bici elettriche per i migliori 50 Comuni sotto i 3000 abitanti che parteciperanno al bando con progetti di sviluppo sostenibile, con la speranza nemmeno troppo nascosta di Torino e del Piemonte che almeno una parte di queste cento e-bike, con l'assegnazione di luglio, possa arrivare sul nostro territorio.
Iren e Anci lanciano la nuova iniziativa da Milano, dove la multiutility dalle radici torinesi (tutto cominciò con la "vecchia" Aem) ha presentato lo studio effettuato da The European house - Ambrosetti che la piazza al 25esimo posto in Italia per ricavi 2018 nel comparto industriale (4 miliardi di euro). Occupa il sesto posto nel settore di riferimento con un tasso di crescita dei ricavi dell'8,6% nell'ultimo quadriennio, mentre la media italiana del comparto è stato di un solo punto percentuale.
Sempre negli ultimi quattro anni, gli investimenti sono stati di 1,6 miliardi, in crescita del 71% e con un piano che entro il 2024 ne mette in previsione altri 3,3. Di questi, 350 saranno dedicati alla digitalizzazione per servizi innovativi. Tra le medaglie appuntate sul petto, Iren vanta quella che vede un 87% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili o sostenibili.
Ma se gli orizzonti di Iren ormai spaziano ben oltre i confini del Piemonte - per toccare quasi tutto il centro-nord, fino ad arrivare a Campania, Sicilia e Puglia - strategie e investimenti continuano a toccare da vicino il nostro territorio. A cominciare dall'estensione del teleriscaldamento ("oggi già al 70% pur in una città fortemente colpita dal fenomeno dell'inquinamento", dice l'amministrazione delegato Massimiliano Bianco), fino alla crescita occupazionale.
In tutta Italia il Gruppo ha dato lavoro nel 2018 a 28mila persone (tra diretti, indiretti e indotto) con un aumento del 56% nel quadriennio 2014-2018. Inoltre, a livello nazionale è il primo operatore proprio nel teleriscaldamento, tanto da aver evitato nel 2018 l'emissione in atmosfera di un milione di tonnellate di anidride carbonica.
"Cosa sarà Iren nel futuro dipenderà dalla nostra capacità di rispondere alle nuove domande di sostenibilità e si sviluppo della società", commenta Renato Boero, presidente di Iren. "Serviamo 405 Comuni, in 11 regioni per un totale di oltre 4,2 milioni di abitanti, ovvero più del 7% della popolazione italiana. Siamo in attore chiave a livello nazionale, profondamente radicata nei territori di appartenenza. Ma cominciamo a pensare e ad agire come una realtà nazionale".
Concetto ribadito anche dall'ad Bianco: "Vogliamo alzare la testa per innestare una crescita ancora più importante rispetto a quella che già rappresenta la nostra base attuale". "Siamo una municipalizzata, come origini - prosegue - e siamo abituati a fornire servizi nella quotidianità. Ma la sfida del futuro è il modo in cui questi servizi saranno integrati tra loro".
"Dei 3,3 miliardi cercheremo di fare il più possibile già nel primo triennio - prosegue - e punteremo molto sui 2 miliardi destinati alla sostenibilità. Saranno 719 euro per ogni abitante, complessivamente. Ma stiamo lavorando per aumentare ulteriormente il volume degli investimenti, magari con operazioni straordinarie di dimensioni significative, pur nella logica di scalabilità del Gruppo".