Cultura e spettacoli - 30 ottobre 2019, 07:25

Flash Mob di Extinction Rebellion: corridoio umano per mostrare le foto atroci della deforestazione

L'evento si è svolto al Museo della Montagna, durante l'inaugurazione della mostra "Tree Time"

Flash Mob di Extinction Rebellion: corridoio umano per mostrare le foto atroci della deforestazione

Extinction Rebellion ha partecipato all'inaugurazione della mostra “Tree Time”, un progetto dedicato a sensibilizzare il pubblico sulle dinamiche della deforestazione. Le nostre attiviste e i nostri attivisti hanno creato un corridoio umano silenzioso che ha accompagnato i visitatori all'evento iniziale, mostrando foto delle atroci conseguenze legate alla distruzione di foreste e boschi. Con il nostro silenzio e i nostri corpi abbiamo voluto porre l’attenzione sulla gravissima emergenza legata al disboscamento e alla perdita di determinati ecosistemi. Le conseguenze sono fatali per l’uomo: l’avanzata della desertificazione, la distruzione di specie animali, lo sradicamento di popolazioni che vivono in questi habitat, la perdita di risorse. Abbiamo visto parte di questi effetti anche sul nostro territorio: il disboscamento in aree montane, e non solo, provoca ciclicamente situazioni di dissesto idrogeologico, con frane e inondazioni.

Il progetto artistico a cura di Daniela Berta e Andrea Lerda affronta questo tema da un punto di vista propositivo, trattando alcune buone pratiche per salvare questi preziosissimi ecosistemi: una gestione attenta del territorio, assisted migrations, biosicurezza delle piante e piantumazione.

È necessario un cambiamento di sistema, per un mondo che non veda il nostro pianeta come una risorsa ma come una casa.

Per questo motivo, Extinction Rebellion chiede:

1) che i governi dicano la verità, attraverso la dichiarazione di emergenza ecologica e climatica, collaborando con altre istituzioni per comunicare l'urgenza di un cambiamento

2) che si fermi la distruzione degli ecosistemi e della biodiversità e si portino allo zero netto le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2025.

3) che vengano create assemblee di cittadini per prendere decisioni giuste e misure eque.

Comunicato Stampa

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