Appendino e i ministri M5S vigilino perché "il patrimonio di lavoro e competenze dei dipendenti Fiat in Italia non sia svenduto sull'altare dei grandi accordi tra multinazionali". È questo l'appello della capogruppo comunale del M5S Valentina Sganga, a poche ore dalla notizia della fusione FCA e Gruppo Peugeot-Citroen.
Per l'esponente pentastellata questo "matrimonio" tra i due colossi dell'automotive "non sarà un pranzo di gala". "Qui a Torino - continua Sganga - abbiamo appena avviato un progetto per rilanciare la filiera dell'automotive attraverso, ancora una volta, finanziamenti statali e se questa operazione è fatta nel libero mercato chi governa, dal Paese alla Città, ha il dovere di vigilare che tutto questo non metta a rischio diritti e dignità dei lavoratori".
La consigliera aggiunge poi come "la metà della produzione Peugeot è in Europa e questo crea una inevitabile sovrapposizione con gli stabilimenti italiani. Torino non può e non deve subire l'ennesima delocalizzazione, né permettere che si abbatta sulla città l'ennesima cassa integrazione senza prospettiva".
"Da molto tempo chiediamo che i vertici di Fca chiariscano i loro progetti al Consiglio Comunale e Regionale, è un dovere. Tutti, dai politici ai sindacati, passando per lavoratori e cittadini dobbiamo impegnarci perché ciò non accada", conclude Sganga.