Attualità - 02 novembre 2019, 09:50

I due volti del derby: la “mission impossible” di un Toro in crisi contro la Juve imbattuta capolista

Questa sera all’Olimpico va in scena una delle stracittadine più squilibrate degli ultimi tempi. Granata in difficoltà e in silenzio stampa, con Mazzarri che si gioca la panchina. Il bianconero Sarri (che ha esaltato il Grande Torino) lo difende: “Merita rispetto”

I due volti del derby: la “mission impossible” di un Toro in crisi contro la Juve imbattuta capolista

Già è un derby storicamente squilibrato, visto che il Toro lo ha vinto una sola volta negli ultimi 24 anni, ma quello che va in scena stasera allo stadio Olimpico sembra aver allargato ancora il divario (economico e tecnico) che separa le due squadre.

La Juve, capolista imbattuta, non può permettersi passi falsi, se vuole tenere dietro di sé l’Inter dell’ex Antonio Conte, andata vicina al sorpasso nel turno scorso, alla luce della vittoria giunta solo su rigore nei minuti di recupero da CR7 e compagnia contro il Genoa. Ma se i campioni d’Italia non sprizzano salute da tutti i pori, c’è chi è malato, anzi ha una febbre da cavallo, anche se si chiama Toro. Squadra in piena crisi, che ha vinto una sola partita nelle ultime otto giornate, con problemi di gioco e di (pochi) punti, contestata dai suoi tifosi e con la panchina di Walter Mazzarri che traballa pericolosamente.

Cairo ha professato fiducia nei confronti del tecnico, ma è evidente che un nuovo pesante rovescio, dopo le quattro sberle rimediate dalla Lazio giovedì sera, sarebbe fatale all’ex allenatore del Napoli. Già gira il nome di Gattuso per la panchina granata (Nicola la possibile alternativa), da giovedì la squadra è in ritiro ed in silenzio stampa, così al momento si sa solo che, oltre allo squalificato Nkoulou, contro la Juve non ci sarà Iago Falque, infortunatosi nell'allenamento di ieri, mentre appare molto difficile il recupero dell'ex Rincon. Al momento non vi è alcuna certezza, però, visto che il Torino ha comunicato che solo nella mattinata di oggi sarà diramato l'elenco dei convocati. Un silenzio e una pretattica difficili da spiegare, prima di un derby.

Se il Toro non parla, anzi cancella persino i messaggi di incoraggiamento rivolti ai tifosi attraverso Instagram (vedasi l’appello di Izzo, prima postato e poi tolto giovedì), a difendere Mazzarri ci ha pensato il suo collega bianconero, toscano come lui, Maurizio Sarri: “Stiamo parlando di uno di quegli allenatori a cui bisogna portare rispetto, non bisogna farsi condizionare dalle ultime partite. Mazzarri ha fatto benissimo sia a Napoli che a Torino, ho grande considerazione di questo allenatore”.

Sarri, poi ha speso parole di grande rispetto ed ammirazione per il Grande Torino: “La sua leggenda è uno dei miti dello sport italiano, che va al di là dei colori e delle appartenenze. A maggio tornerò a Superga", ha detto, ricordando quando era salito al Colle per rendere omaggio agli Invincibili, ai tempi in cui guidava l’Empoli e poi con il Napoli. Sulla gara di stasera il tecnico della Juve ha invitato i suoi a tenere le antenne belle dritte: “Un derby non è mai una partita completamente normale. Questo vale più per il Toro, ma anche per noi. Mi aspetto un Torino dalle grandissime motivazioni”. L’allenatore si trascinerà fino all’ultimo il dubbio Pjanic, di sicuro a guidare l’attacco ci sarà Cristiano Ronaldo, a segno contro i granata in entrambi i confronti dello scorso campionato.

Fischio d’inizio alle 20.45, dirigerà Doveri di Roma. La speranza è che si possa parlare solo di calcio giocato e non di incidenti o scontri, magari all’esterno dello stadio, come capitato anche in un recente passato.

Massimo De Marzi

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