La decisione, un'autentica doccia fredda, è arrivata il 23 di ottobre. Il gruppo tedesco Mahle ha deciso di chiudere entro fine anno gli stabilimenti piemontesi per spostare le aziende in Polonia. Il destino di 450 persone e delle loro famiglie da allora è appeso ad un filo.
220 di questi dipendenti operano a La Loggia, dove questa mattina è venuto a portare la sua solidarietà agli operai anche l'Arcivescovo di Torino. Mons. Cesare Nosiglia è arrivato presso i locali della parrocchia attorno alle 9.30 per un incontro molto atteso e dal grande valore simbolico, cui hanno preso parte anche sindaci della zona e rappresentanti sindacali.
Nosiglia era già "sceso in campo" al fianco dei lavoratori in occasione della vertenza Embraco, di quella Olisistem e di altre crisi che hanno interessato il tessuto industriale torinese nell'ultimo periodo. Nosiglia ha sottolineato di essere consapevole che "non spetta alla Chiesa la soluzione dei problemi, ma la comunità cristiana intende rendersi vicina alla drammatica esperienza che questi lavoratori stanno vivendo per ascoltare, confrontarsi e dare un segno di speranza".
All'incontro ha fatto seguito la messa insieme alla comunità, officiata assieme al parroco loggese don Ruggero Marini, prima del pranzo solidale consumato presso la bocciofila comunale, insieme ai dipendenti Mahle e alle loro famiglie. L'arcivescovo di Torino ha ribadito che "in queste situazioni non ci sono distinzioni partitiche o religiose, ma occorre che ognuno per la propria parte collabori con spirito di squadra".
"Non si può sacrificare la responsabilità sociale delle multinazionali nel nome del sacro profitto", ha sottolineato Nosiglia. Un concetto condiviso anche dalla deputata piemontese del M5S Jessica Costanzo, anche lei presente a La Loggia: "Ho avuto modo di partecipare all'incontro con Monsignor Cesare Nosiglia, i sindaci dei comuni vicini, le famiglie dei lavoratori e le parti sociali dell'azienda tedesca Mahle. Tutta la comunità è seriamente preoccupata per la decisione dei vertici tedeschi".
"Il territorio piemontese ha dato molto in questi decenni alla Mahle, adesso è giunto il momento di far prevalere la dignità dei lavoratori sulle performance del fatturato. La riconversione produttiva è l'unica via percorribile e, nei prossimi giorni, il Ministero dello Sviluppo Economico ribadirà la propria disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti, assieme a quelli regionali", ha concluso Jessica Costanzo.