Sarà presentata questa sera, durante un aperitivo dalle ore 19.30, alla Casa del Quartiere di via Morgari, la seconda edizione della campagna di rilevamento del comitato Torino Respira. Dopo l'ampio riscontro dello scorso anno, la nuova #cheariatira2020 coinvolgerà non solo la città di Torino, ma anche i comuni limitrofi, con lo scopo di ampliare l’area di analisi per confrontare i dati ottenuti nelle due diverse annate.
Ancora una volta, si chiederà il coinvolgimento diretto dei cittadini nell’acquisto e nell’installazione dei campionatori che rilevano la concentrazione di biossido di azoto nell'aria. I kit (acquistabile con una spesa di 20 euro) è composto da alcune provette in plastica, che possono essere facilmente installate nelle abitazioni, nelle scuole, nei posti di lavoro o in altri luoghi pubblici.
“Quest'anno abbiamo deciso di ampliare l’area di intervento, anche su richiesta degli stessi cittadini dei comuni limitrofi, e di prestare particolare attenzione alle scuole torinesi, nelle quali installeremo 200 provette - spiega Roberto Mezzalama, presidente del Comitato Torino Respira -. La prima campagna di rilevamento aveva infatti mostrato le scuole torinesi tra i luoghi in cui l’aria è più inquinata”.
L’aria rilevata di fronte a tutte le scuole campionate nella prima edizione di “Che aria tira” superava i limiti di legge e presentava valori tra 2 e 3 volte più elevati del valore raccomandato dall’OMS (20 ug/m3). In un caso, quello del liceo Alfieri di corso Dante, il valore misurato era tra i 10 più alti in città.