Riflettori accesi a Rivoli sul poliambulatorio sanitario di Via Piave. Oggetto di discussione in tempi recenti sia con il direttore generale della Asl To3, Flavio Boraso, sia con il sindaco Andrea Tragaioli, oggi è diventato la cornice di un presidio organizzato dai sindacati FP Cgil, Cisl Fp, Nursing up e Fsi Usae, con il sostegno e la partecipazione del sindacato dei Pensionati SPI Cgil e FNP Cisl.
"La riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali pubblici di Rivoli non può basarsi sulla fretta e sull’incertezza per la futura collocazione e funzionamento degli stessi - dicono i sindacalisti -. Non avendo ricevuto risposte concrete e soddisfacenti, abbiamo organizzato un’azione di protesta pubblica affinché questa questione di fondamentale importanza riguardante il diritto alla salute, entri pienamente nel dibattito pubblico rivolese e non solo. I vertici aziendali hanno deciso da un momento all’altro di fare lo “spezzatino” dei servizi spostandone alcuni in Ospedale a Rivoli (parte della specialistica), altri dovrebbero andare a Collegno-Grugliasco (Consultorio, Cure Domiciliari), altri rimarrebbero in Via Piave (parte della specialistica, Riabilitazione, Cup, servizi amministrative, Centro Salute Mentale, Servizio di Psicologia). Non sappiamo che fine farà il Centro ISI (servizio sanitario immigrati). Non ci sono tempi certi per la realizzazione dei lavori nell’ex anagrafe di Via Capra, che dovrà accogliere in un secondo tempo alcuni servizi e, comunque, dalle valutazioni sindacali non ci saranno gli spazi fisici per accogliere dignitosamente i servizi, e pensiamo saranno ridotti gli orari di apertura al pubblico in particolare delle articolazioni consultoriali. Non ci è stata data risposta sull’agibilità dei locali di Via Piave, perché se dei servizi e dei lavoratori resteranno ancora per anni nella struttura, la risposta è obbligatorio averla".
Un complesso di cose che spalanca incertezze e perplessità. "Ci chiediamo la motivazione della fretta impressa a questa “rivoluzione” negativa. Riteniamo che si possa programmare tutto meglio, ad esempio si può valutare meglio l’occupabilità dei locali di Via Capra e realizzare tempestivamente i lavori senza spostare i servizi a Collegno-Grugliasco. Vogliamo sapere cosa si stia facendo per la realizzazione della Casa della Salute di Rivoli (tempi e azioni). I lavoratori ed i cittadini devono avere voce in capitolo sulla programmazione e sulla realizzazione dei servizi sanitari pubblici. Non vogliamo che accada come a Cascine Vica dove i servizi sanitari pubblici sono pressochè scomparsi e ceduti dall’Asl al privato. Stamattina abbiamo richiesto con lettera al dottor Boraso ed al sindaco Tragaioli di organizzare un dibattito pubblico sull’argomento con le forze sociali e la cittadinanza. Vedremo cosa risponderanno. Nel caso valuteremo come proseguire l’azione di protesta civile e sindacale".