Rispetto ai Festival di Venezia e Roma, il Torino Film Festival ha sempre puntato sulla qualità e l'offerta dei film invece che sulla passerella. Pochi "vip", molta sostanza. Ma da ieri sera il vento sembra cambiato. All'inaugurazione del 37esimo Tff (fino al 30 novembre nei cinema Massimo e Reposi), ieri sera, sono infatti arrivati parecchi ospiti a sorpresa.
Per la proiezione del film inaugurale, al Cinema Massimo, in sala si sono presentati noti registi come Marco Tullio Giordana e Davide Ferrario, oltre all'attesa Cristina Comencini, quest'anno presidente della giuria. Presente anche la guest star Barbara Steele, oggi ultraottantenne ma splendida ventenne nell'immagine di copertina del Tff37 e protagonista di molti film della retrospettiva horror anni 1920-1970 intitolata "Si può fare".
Mezza delusione, invece, per chi attendeva Carlo Verdone, protagonista della mini-rassegna "Cinque grandi emozioni": il regista e attore romano si è fatto attendere, saltando la proiezione d'apertura, ma dalle informazioni che filtrano non ha mancato di partecipare all'after party, blindatissimo, alla Mole Antonelliana.
Il compito di inaugurare il Festival è toccato al film "Jojo Rabbit", una satira nera sul nazismo con protagonista il giovanissimo Roman Griffin Davis, presente in sala insieme al produttore Carthew Neal. Firmato da Taika Waititi, il film si pone un compito impossibile: ironizzare su Hitler e l’Olocausto. Ci riesce a metà, con una prima parte in cui si ride molto (il regista Waititi è l'attore che impersona un improbabile ma irresistibile Adolf Hitler, amico immaginario del bimbo protagonista) e una seconda forse un po' troppo retorica. Ma se l'obiettivo era di realizzare un film grottesco, piacevole, non privo di spunti di riflessione, Waititi può ritenersi soddisfatto: in sala si è riso parecchio e nei momenti più commoventi è calato il silenzio. "Jojo Rabbit" sarà proiettato per il pubblico oggi alle 14.30 al Reposi 3.
A introdurre il film è stata la direttrice del Torino Film Festival, Emanuela Martini, che ha poi snocciolato qualche numero: i film lungometraggi in programma sono oltre 150, di cui 44 in concorso per un premio, 15 quelli della rassegna principale Tff37, di cui un italiano. "Per 9 giorni - ha detto Martini - vi offriamo storie, sogni e pensieri".
Intanto, anche se la vera partenza del Festival per il pubblico è quest'oggi, ieri si è avuto un primo assaggio di quello che sarà: e i segnali sono tutti a favore di un evento ormai entrato nel cuore dei torinesi e non solo. Quattro film sono infatti stati già proiettati al cinema Classico, riservato agli accreditati stampa e professionali: quattro "tutto esaurito" che il primo giorno non si vedevano da anni. Con lunghe code in piazza Vittorio già mezz'ora prima dell'inizio delle proiezioni anche a causa di persone non accreditate che hanno atteso comunque il loro turno nella speranza (poi vana) di entrare. Code, nonostante la pioggia, anche alle casse automatiche e ai gazebo dove si ritirano i biglietti "blu".