Ennesimo scontro tra l’amministrazione di Torino e le Circoscrizioni. Ad accendere la polemica è la riorganizzazione della macchina comunale, in particolare lo spostamento del personale delle anagrafi decentrate sotto la gestione di quella centrale, approvato questa mattina dalla giunta Appendino.
“I lavoratori comunali– commentano i Presidenti delle Circoscrizioni – vengono considerati un jolly da spostare qui e là a seconda delle necessità. Forse alla sindaca e agli assessori sfugge che *nessuna* anagrafe decentrata ha personale in esubero da 'prestare', che i dipendenti non sono pedine e che il lavoro delle anagrafi decentrate è di radicamento territoriale. Molti uffici si trovano nelle medesime strutture delle Circoscrizioni, da cui sono sempre dipese funzionalmente e concettualmente”.
Una riorganizzazione che gli otto mini-sindaci definiscono “l’ennesima toppa a un buco troppo grande”. “Il decentramento amministrativo è uno di vicinanza dell’ente al cittadino ma, come dimostrato ampiamente in questi 3 anni e mezzo, le periferie sono per Appendino e la sua Giunta un luogo in cui organizzare qualche festa, non una parte di città che ha diritto a servizi efficienti, strade asfaltate e decoro urbano”, concludono.
Altra novità prevista dal provvedimento approvato questa mattina dall'esecutivo di Torino è l’assegnazione dell’area eventi della Città alla Polizia Municipale, “assicurando una miglior sinergia operativa anche compiti in parte oggi affidati all’Economato, gestendo così nei fatti i servizi ausiliari delle manifestazioni”. “Le funzioni di concessione e controllo dei dehors – si legge nella nota di Palazzo Civico - saranno di competenza dell’Area Commercio”.