Dopodomani, giovedì 28 novembre, è possibile LA riapertura a doppio senso di circolazione del viadotto sud dell'autostrada A6 Torino-Savona e la conferma ufficiale che sotto le macerie del crollo avvenuto domenica scorsa non era presente nessuna auto.
Sono queste le principali novità emerse dopo il vertice in Prefettura di questa mattina a Savona, alla presenza del prefetto Antonio Cananà, del sindaco di Savona Ilaria Caprioglio, del presidente della Provincia Pierangelo Olivieri e dei vertici di vigili del fuoco e delle forze dell'ordine.
Una situazione però ancora tutta da valutare dopo che Arpal ha emanato per la giornata di domani, mercoledì 27 novembre, dalle 8.00 alle 18.00, l'allerta arancione per maltempo.
Nel corso del vertice odierno è stata affrontata anche la questione del Cadibona, che dovrebbe riaprire a doppio senso di circolazione: anche in questo caso, però, tutto dipenderà dalle condizioni meteo delle prossime ore.
"La situazione è molto complessa, ma sono emersi diversi elementi positivi in questo fronte di emergenza che ormai va avanti da molte ore e diversi giorni - spiega il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri - come sapete siamo riusciti con grande fatica e impegno a riaprire, anche con qualche ora d'anticipo su quanto previsto, la 29 del Cadibona e questo è un grande risultato. Avevamo posizionato dei semafori e ci eravamo subito attivati, viste le problematiche di traffico e di code, per gestire al meglio anche il transito alternato: stiamo ritornando sul cantiere per concordare con l'impresa quanto possibile e utile per aprire prima possibile nei due sensi. Purtroppo l'allerta arancione di domani complica ulteriormente le cose".
"Ho firmato somme urgenze per oltre 11 milioni, tutta la struttura si è subito assunta tutte le responsabilità possibili per dare risposte concrete - ha proseguito Olivieri - abbiamo dieci diverse ditte oltre a tutti i dipendenti della Provincia operativi senza sosta su quelle che sono le situazioni più complicate, abbiamo ancora 12 provinciali chiuse di cui 9 fondamentali per collegare tutta la comunità della provincia di Savona, abbiamo ancora purtroppo diverse frazioni in diversi comuni quantomeno difficilmente raggiungibili. Pensiamo inoltre alle nostre attività produttive, alle imprese, alle necessità dei traffici pesanti: anche con Anas ci siamo confrontati per risolvere quelle situazioni dove possiamo collaborare. La situazione continua a permanere molto complessa".