La nuova Ztl di Torino si farà e verrà attivata, realisticamente, non prima di giugno 2020. A confermare la volontà dell'amministrazione Appendino di tirare dritto su "Torino Centro Aperto" è l'assessore ai Trasporti Maria Lapietra, questo pomeriggio durante la commissione di analisi del bilancio 2020 del settore mobilità.
Come emerge dal documento finanziario, la giunta M5S conta di incassare il prossimo anno tre milioni e 800mila euro dalla nuovo modello, che prevede l'estensione della chiusura al centro fino alle 19.30, con la possibilità di entrare prima dietro pagamento di un ticket da 0 a 5 euro a seconda della classe emessiva, che dà diritto a due ore di sosta. A regime gli introiti salgono a 6 milioni e 600mila euro.
Attualmente un privato ha presentato un project financing per realizzare l'infrastruttura ma, come ha chiarito Lapietra, "se non andasse a buon fine il Comune potrebbe proporre un piano di natura pubblica e affidarne la gestione a una delle sue società partecipate (5T). Riteniamo verosimile che entri a regime a metà del prossimo anno".
Se così fosse "Torino Centro Aperto" resterebbe "in house" alla Città, anche se sarebbe necessario cambiare il progetto. Critico il capogruppo del Pd Stefano Lo Russo, che ha chiesto: "Se potete affidare il progetto a 5t, perché lo date in mano a un privato, così come tutti i dati sulla mobilità dei torinesi?". Entro la fine del 2019 la giunta approverà la delibera di pubblico interesse sul project financing di "Torino Centro Aperto, poi verrà presentato il bando di gara.