Economia e lavoro - 28 novembre 2019, 11:18

Tundo, la rabbia dei dipendenti contro azienda e Comune: “Tanti problemi e pochi controlli, non ne possiamo più”

L’assessore Di Martino rispedisce le accuse al mittente: “Abbiamo sempre vigilato sulle segnalazioni. Faremo tutto quello che ci compete per tutelare i lavoratori, ma soprattutto i destinatari del servizio che hanno diritto a continuità, qualità e serenità”

Tundo, la rabbia dei dipendenti contro azienda e Comune: “Tanti problemi e pochi controlli, non ne possiamo più”

L’ennesimo stato di agitazione, un nuovo caso Tundo all’orizzonte. L’assemblea dei lavoratori Faisa-Cisal dell’azienda che cura il trasporto scolastico dei disabili a Torino, riunitasi negli scorsi giorni, ha evidenziato una serie di problematiche legate alle condizioni di lavoro a cui, stando a quanto affermato dai sindacati, sarebbero sottoposti i dipendenti.

Regole e diritti dei lavoratori sono solo un miraggio nel deserto di una gestione aziendale al limite delle normative sulla sicurezza di esercizio e nel rapporto azienda-dipendente” è la conclusione tratta dall’assemblea. Accuse pesantissime, quelle rivolte a Tundo. 

Ma c’è di più. Stando a quanto riportato dai dipendenti infatti, gli stipendi arriverebbero sempre in ritardo rispetto al giorno stabilito: “Settembre ci è stato pagato i solo tre settimane fa” afferma esasperato un lavoratore, che racconta di essere stato ricoverato anche due volte in ospedale a causa del forte stress causatogli da questa situazione.

 

Secondo i lavoratori però, sul banco degli imputati non vi sarebbe solo l’azienda ma anche il Comune di Torino. “Non è solo colpa di Tundo” afferma la il sindacato Faisa-Cisal. Di fatto, l’assemblea accusa Palazzo Civico di non vigilare sul rispetto delle condizioni stabilite. 

 

Un’accusa rispedita al mittente dall’assessore all’Istruzione del Comune di Torino, Antonietta Di Martino: “Il nostro è un controllo minuzioso. L’aver diviso il servizio in tre settori, permette di farlo in maniera incrociata”. “E’ chiaro - prosegue poi l’assessore - che possiamo intervenire laddove vi sia una segnalazione, come abbiamo sempre fatto. Attualmente non ne sono arrivate”. Dagli uffici di Palazzo Civico emerge chiaramente la volontà di vigilare su qualsiasi ipotetica violazione degli accordi sindacali, senza però sentirsi attribuire le responsabilità di situazioni che avvengono tra lavoratore e azienda, all’insaputa di chi ha emesso il bando: “Il controllo sul servizio ci sarà sempre, ma va distinto dal controllo sulle situazioni private”.

 

“Continuano i disservizi da parte di Tundo nell’erogazione degli stipendi ai dipendenti” afferma preoccupata Chiara Foglietta, consigliera del Partito Democratico torinese. La vice capogruppo del Pd si chiede inoltre quanto stia lavorando e in che direzione lo stia facendo il tavolo ad hoc istituito in Comune. Se da un lato emergono quindi legittime apprensioni, dall’altro Foglietta esprime soddisfazione  circa la volontà di Di Martino di vigilare su eventuali situazioni in grado di danneggiare i lavoratori: “È un bene che l’assessora intervenga al più presto nel monitoraggio”.

 

Rimane uno stato di agitazione che si presenta a pochi mesi dall’inizio dell’anno scolastico, ma soprattutto a seguito di anni di rapporti travagliati e polemiche. I lavoratori sembrano aver perso la pazienza sia con Tundo che con il Comune. Per questo motivo la segreteria Faisa-Cisal, che ha inoltrato le rimostranze al Prefetto di Torino, ha annunciato azioni e verifiche a tutti i livelli. 

 

Di certo, in un clima di constante tensione e agitazione, il rischio è che a farne le spese, oltre ai lavoratori, possa essere la categoria che usufruisce di quello che è un servizio fondamentale: i disabili e le loro famiglie. Anche su questo aspetto l’assessore Di Martino conferma di avere le idee chiarissime: “Faremo tutto quello che ci compete per tutelare i lavoratori, ma soprattutto i destinatari del servizio che hanno diritto a continuità, qualità e serenità”.

Andrea Parisotto

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