Economia e lavoro - 05 dicembre 2019, 18:44

Sicurezza sul lavoro, a 12 anni dalla tragedia Thyssen resta ancora molto da fare: "Una ferita che resta aperta, come Olivetti"

Se n'è discusso questa mattina in Cgil, alla presenza dell'ex procuratore Guariniello e tanti ragazzi dell'istituto professionale Artigianelli. Bellono: "La situazione non è incoraggiante, nonostante gli sforzi i casi di morte e infortunio non calano"

Sicurezza sul lavoro, a 12 anni dalla tragedia Thyssen resta ancora molto da fare: "Una ferita che resta aperta, come Olivetti"

Dodici anni da una tragedia che ha segnato Torino e non solo: l'economia, il mondo del lavoro, ma anche il concetto di sicurezza in sé. Ma parlare di ThyssenKrupp, purtroppo, non passa mai di attualità: lo hanno fatto, questa mattina presso il salone “Pia Lai” Cgil di via Pedrotti 5, in occasione dell'Assemblea Provinciale Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) della Cgil di Torino

Un momento non facile, come dimostrano i numeri: a 12 anni dall'inizio della crisi - nel 2007 - le ore lavorate sono ad oggi inferiori del 5%, ma tuttavia gli infortuni, anche a Torino e in Piemonte, non diminuiscono: infatti i 40mila casi registrati nei primi nove mesi del 2019 sono in linea con i 40mila dei primi nove mesi del 2018.

Tra i presenti, oltre all'ex procuratore Raffaele Guariniello e alla segretaria generale di Cgil Torino, Enrica Valfrè, una sala gremita e tanti studenti dell'istituto professionale Artigianelli, con i quali la Cgil Torino ha avviato un progetto in corso sulla sicurezza. Con loro, anche Federico Bellono, della segreteria Cgil Torino e una lunga carriera sindacale nel mondo metalmeccanico. "Domani è il dodicesimo anniversario della strage della Thyssen - ha detto Bellono -, ma per noi non è una celebrazione ma una ferita aperta, perché a tutt'oggi i maggiori responsabili, benché condannati, non hanno scontato neanche un giorno di carcere. Com'è una ferita aperta l'assoluzione da parte della Cassazione, nelle settimane scorse, di tutti gli imputati del processo per l'amianto all'Olivetti". 

"La situazione non è per nulla incoraggiante - ha aggiunto Bellono -: nonostante gli sforzi degli Rls: i 103 morti sul lavoro in Piemonte del 2018 (1218 in Italia) sono quasi il 10% in più rispetto al 2008. In questo decennio in Italia i morti sono stati 15 mila! Nei primi 9 mesi del 2019 in Piemonte gli infortuni sono in numero costante - circa 47 mila - rispetto all'anno passato. Eppure sono diminuite le ore lavorate, ad oggi del 5% inferiori rispetto al 2007, cioè prima della crisi. Inoltre non si può mai dimenticare che parliamo degli infortuni denunciati: purtroppo la maggioranza restano nell'ombra, fino al 70% degli infortuni complessivi".

M.Sci

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