Viabilità e trasporti - 10 dicembre 2019, 11:10

Nuova Ztl Torino, la Regione ammorbidisce i toni: sparisce la "minaccia" di tagliare i fondi

La Lega presenta un odg che chiede di "avviare un tavolo di confronto con la Città di Torino per individuare misure strutturali per il miglioramento della qualità dell’aria, a partire dal rinnovo parco circolante del servizio di trasporto pubblico locale"

Nuova Ztl Torino, la Regione ammorbidisce i toni: sparisce la "minaccia" di tagliare i fondi

Dopo le minacce di diffida della sindaca Chiara Appendino, la Lega in Regione ammorbidisce i toni sulla nuova Ztl di Torino. Il Carroccio, a prima firma del capogruppo Alberto Preioni, ha infatti deposito un ordine del giorno contro “Torino Centro Aperto”, ma senza la richiesta di tagliare i trasferimenti regionali al Comune se e quando verrà attivato.

Nelle scorse settimane c’era stato uno scontro tra Appendino e l’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca, che in accordo con il collega al bilancio Andrea Tronzano aveva presentato un atto per chiedere una riduzione dei  fondi verso l’amministrazione a 5 Stelle fino a quando la nuova Ztl non fosse stata accantonata. Un ordine del giorno poi ritirato, dopo l’ostruzionismo della minoranza di non votare l’assestamento di bilancio.

Il nuovo documento chiede di “avviare un tavolo di confronto con la Città di Torino, allargato anche ai portatori di interesse e alle categorie, finalizzato all’individuazione di misure strutturali per il miglioramento della qualità dell’aria, a partire dal rinnovo parco circolante del servizio di trasporto pubblico locale”.

E’ un documento più morbido – ha sottolineato il capogruppo Alberto Preioni – ma più forte perché è condiviso con tutta la maggioranza”. “Abbiamo ritenuto poco elegante -ha continuato il consigliere leghista-  che l’assessore Ricca impegnasse la giunta, quindi abbiamo deciso di assumere l’atto come Lega”. Il Carroccio ribadisce poi “la contrarietà alla Ztl. Ci sono formule più innovative e meno penalizzanti per cittadini e commercianti che continuare a tassare e vietare i centri città alle auto”.

''Disinnescato il ricatto della Lega alla Città di Torino. Sono bastati 300 emendamenti e 7 ordini del giorno presentati dal Gruppo del Movimento 5 Stelle per far ingranare la retromarcia alla maggioranza a trazione leghista'', ha sottolineato in una nota il Gruppo Regionale M5S Piemonte.

''Oggi è stato cancellato il vergognoso ricatto contenuto in un ordine del giorno che avrebbe impegnato la Giunta regionale a tagliare i fondi regionali alla Città di Torino per indurre l'amministrazione comunale a rivedere i provvedimenti di contrasto allo smog. Una follia bella e buona, una proposta con evidenti profili anticostituzionali. Le sparate dell'assessore Ricca troveranno adesso adeguata conclusione in un ordine del giorno “fuffa”, con nessun risvolto concreto sotto il profilo amministrativo''.

Cinzia Gatti

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