Economia e lavoro - 20 dicembre 2019, 20:08

Criptovalute: perché tutti ne parlano

Le criptovalute sono l’inizio di una rivoluzione. Si tratta di una rivoluzione lenta, ma che avrà nel futuro un sempre più crescente seguito

Criptovalute: perché tutti ne parlano

Le criptovalute sono l’inizio di una rivoluzione. Si tratta di una rivoluzione lenta, ma che avrà nel futuro un sempre più crescente seguito e un campo di applicazione via via maggiore.

Se si osserva attentamente la storia del denaro, ci si rende conto di come le trasformazioni che lo hanno riguardato si sono sempre più connesse alle esigenze del mercato e mai limitate a desideri di conservazione. Con un po’ di licenza si potrebbe quasi riconoscere al denaro un implicito statuto rivoluzionario.

Questa dimensione sovversiva è ciò che oggi caratterizza le criptovalute: si tratta di una moneta interamente digitale, decentralizzata, sicura e autoregolamentata. Chiunque può partecipare alla sua estrazione e tutte le regolamentazioni sono iscritte direttamente nel suo codice. Secondo quanto appreso su Criptovaluta.it, si tratta di una rivoluzione già in atto che potrebbe coinvolgere tra non molto anche le transazioni quotidiane.

Quante criptovalute esistono?

Questa è una domanda più che legittima che in molti si chiedono proprio in quanto da tempo ormai siamo abituati a pensare il denaro in termini di poche monete fondamentali (euro, dollaro, yen, corona, franco e al massimo qualcun’altra).

Le criptovalute presenti nel mondo sono innumerevoli proprio in quanto si tratta di monete che non dipendono da un’autorità centrale: potenzialmente qualsiasi ente avesse bisogno di un servizio che solo le criptovalute possono garantire, potrebbe coniarne una.

La distinzione fondamentale che viene fatta è tra Bitcoin, la madre di tutte le criptovalute, coniata da Satoshi Nakamoto nel 2009, e le Altcoin, o criptovalute di seconda generazione, create negli anni successivi.

Le Altcoin si sono occupate di prendere le caratteristiche di base del Bitcoin e di specializzarsi in una di esse: ad esempio il Ripple si è specializzato in transazioni finanziarie, mirando ad un impiego da parte delle banche; l’Etherum sulla gestione dei dati relativi ad una transazioni, mirando ad un impiego da parte degli enti burocratici, etc.

Si può trarre profitto dalle criptovalute?

La risposta è ovviamente si: si può sia investire in criptovalute, tramite piattaforme di trading online, sia acquistarle direttamente, tramite gli Exchange, sia partecipare alla loro coniazione, tramite il mining.

Se le piattaforme di trading online sono assolutamente da preferire agli Exchange in quanto di gran lunga più sicure, il mining rappresenta un tipo di attività completamente diverso. Bisogna avere a disposizione dei computer di una certa potenza per poter partecipare allo sviluppo di una criptovaluta e venire ricompensati con una certa quantità di esse.

Il profitto in questo ultimo caso viene dal valore di una criptovaluta in un preciso momento.

Come si calcola il valore di una criptovaluta?

Il valore di una criptovaluta, fondamentalmente, deriva da 4 fattori:

  • Valore d’uso, ovvero la sua applicabilità a questo o quell’ambito. Il valore d’uso di una criptovaluta è enorme proprio in quanto potenzialmente capace di sostituire in tutto e per tutto le valute reali;

  • Diffusione, quanto più una criptovaluta è diffusa e impiegata tanto più il suo valore sale. La diffusione, infatti, è direttamente connessa al suo valore d’uso: ne è la realizzazione;

  • Speculazione, il fattore meno influente e diretta conseguenza delle operazioni che gli investitori in piattaforme di trading online decidono di fare;

  • Presenza sul mercato, derivata dagli algoritmi di regolazione interni alla criptovaluta stessa. Ovviamente meno criptovalute circolano più il suo valore cresce. Di ogni criptovaluta ve ne può essere in commercio un numero ben preciso, regolato sempre dall’algoritmo di cui sopra, e le fasi di rivoluzione di una criptovaluta (dette in gergo Halving) servono proprio a regolamentarne questo aspetto, in modo da ridurre anno dopo anno i ritmi produttivi fino a giungere al numero totale



TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A LUGLIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU