"Per quanto riguarda il 2021 io, e noi, scioglieremo i nodi dopo l'estate. Le decisioni verranno prese allora, adesso non ci sono decisioni prese". Così la sindaca Chiara Appendino ha risposto a chi le ha chiesto se pensa di ricandidarsi come alle comunali del 2021. Parole che lasciano aperta la possibilità che Appendino voglia ripresentarsi alle prossime elezioni.
"Il tema - ha poi aggiunto - non è quello che farò io, ma le radici che mettiamo in questa città su alcuni progetti: i semi che abbiamo piantato dovranno essere portati avanti, a prescindere da chi verrà". "Per quanto riguarda la sottoscritta decideremo dopo l'estate, sarà il momento giusto per farlo" ha concluso la sindaca.
In base a quanto previsto dallo statuto del M5S, Appendino non potrebbe però ricandidarsi per il limite dei tre mandati. A lei non può essere applicata la regola del "mandato zero", che prevede come il primo non debba essere considerato se uno è stato eletto ma non ha vinto, quindi ha fatto il consigliere di minoranza. Non è escluso che a livello nazionale il M5S possa rivedere questo vincolo, permettendo a Chiara Appendino e Virginia Raggi di ricandidarsi.
In apertura della conferenza di fine anno, la sindaca di Torino ha ricordato come al momento dell'insediamento nel 2016 "siamo partiti da una situazione di bilancio complessa, che non permetteva una manovra espansiva". "Davanti - ha continuato la prima cittadina - avevamo due strade, il pre-dissesto o il piano di rientro: abbiamo scelto quest'ultimo, anche se sapevamo che era impopolare. Dopo tre anni e mezzo possiamo dire che abbiamo fatto la scelta giusta e siamo stati in grado di approvare il previsionale a novembre, cosa che non accadeva da 25 anni".
Sul processo di piazza San Carlo, per il quale la sindaca ha chiesto di essere giudicata con il rito abbreviato, Appendino ha precisato che la "scelta non è stata fatta né in termini elettorali, di consenso o di convenienza rispetto al 2021. E’ stata fatta perché io ho un ruolo apicale, sono un sindaco, quindi ritengo che un sindaco debba scegliere la procedura che porta a sentenza il prima possibile”.