Fu uno dei tanti episodi di violenza che colpì Cumiana durante la Guerra di Liberazione ma quest'anno l'occasione per commemorarlo è speciale: del rogo della Richetta che costò la vita a civili e partigiani, tra cui il “Lupo” e il “Partigiano santo”, ricorrono, infatti, i 75 anni che verranno celebrati domenica 29 dicembre. «La storia del paese, medaglia d'oro al valor civile, è purtroppo piena di episodi di violenza – spiega Marco Comello, presidente del gruppo locale di Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) –, il più sanguinoso fu l'eccidio del 3 aprile 1944 in cui morirono 51 civili. Anche se il numero di caduti è decisamente minore, quello commemorato ogni anno il 29 dicembre è un fatto di sangue che impressionò notevolmente i cumianesi, forse perché ad essere coinvolti furono diversi giovani del paese».
Il 30 dicembre del 1944 un centinaio di paracadutisti dei battaglione “Nembo” giunse a Cumiana per colpire il comando della banda partigiana. A Casa Pastore, in borgata Porta, catturarono due partigiani e uno di loro, Erminio Long, valdese della Val Germanasca, preferì farsi uccidere piuttosto di indicare il nascondiglio del comandante. Gianni Daghero, conosciuto come “Lupo”, era infatti nascosto poco distante a Cascina Richetta: «Lì venne trovato e ucciso assieme al compagno Giorgio Catti, chiamato il Partigiano santo, e al figlio del mezzadro che li aveva nascosti, Michele Levrino. Più tardi in località Picchi uccisero anche Aldo Ruffinatto, renitente alla leva» racconta Comello.
Vista la ricorrenza dei 75 anni, oltre alla tradizionale celebrazione in Cascina Richetta, la giornata del 29 dicembre prevede una serie di momenti caratterizzati da musica e letture ad alta voce: «Il percorso della commemorazione di quest'anno comprenderà anche il luogo della prima uccisione, cioè la borgata Porta» sottolinea Comelli.
Il ritrovo sarà però in piazza Martiri alle 9, da lì si partirà in auto per Casa Pastore, dove sono previsti i saluti del sindaco di Cumiana, Roberto Costelli. Verrà ricordato il primo partigiano ad essere ucciso: Erminio Long con i canti del Coro di banditi di Cumiana e la lettura della storia di Long a cura del gruppo Ad alta voce di Cumiana con l'accompagnamento musicale di Marco Giaccaria. Si partirà quindi per una passeggiata di 15 minuti circa per Cascine Richetta.
Alla Cascina verranno ricordate le altre quattro vittime: Gianni Daghero, Giorgio Catti, Michele Levrino e Aldo Ruffinatto, sempre con il Coro e le letture ad alta voce. È previsto anche un intervento a cura del Centro studi Giorgio Catti di Torino.
Rientrati in municipio si potranno visitare le mostre “La Resistenza nell'alta Val Chisone e Val Troncea” e quella dedicata a Giorgio Catti e al centro studi a lui intitolato. Alle 11 verrà celebrata la messa di suffragio alla chiesa Motta, al termine della quale verrà letta la Preghiera del Ribelle di Andrea Guglielminetti.





