Attualità - 31 dicembre 2019, 16:35

Taizé sceglie Torino per il raduno 2020. E Nosiglia annuncia una speciale ostensione della Sindone

Il capoluogo piemontese sarà tappa del "pellegrinaggio della fiducia sulla terra" dal 28 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021. L'arcivescovo: "Una decisione che ci riempie il cuore di gioia e commozione"

Taizé sceglie Torino per il raduno 2020. E Nosiglia annuncia una speciale ostensione della Sindone

Sfileranno anche davanti alla Sindone, i giovani del 43esimo raduno della comunità ecumenica di Taizè, in programma a Torino dal 28 dicembre 2020 al 1° gennaio 2021. Lo ha annunciato l'arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia.

"Insieme con l'accoglienza cordiale - ha spiegato monsignore -, la chiesa di Torino intende offrire un altro dono: la contemplazione della Sindone". L'ultima ostensione del Sacro Lino risale all'agosto 2018: anche in quell'occasione era stato mostrato in un'unica giornata.

"L’annuncio da parte di frère Alois di Torino come prossima tappa del pellegrinaggio della fiducia sulla Terra - ha poi spiegato Nosiglia - ci riempie il cuore di gioia e di commozione. A frère Alois e alla Comunità di Taizé esprimo la gratitudine più sincera, a nome dell’intera Arcidiocesi di Torino e di tutte le Confessioni Cristiane presenti nel nostro territorio".

"È per noi un annuncio importante - ha detto l'arcivescovo di Torino - che rappresenta la conferma di un legame forte ma anche, nello stesso tempo, il frutto di un lungo cammino di amicizia con la Comunità di Taizé. Vorrei sottolineare almeno tre aspetti di questo legame e di questo cammino. Da molti decenni, dalla nostra Arcidiocesi così come da tutta la Regione del Piemonte e della Valle d’Aosta, molti gruppi di giovani si recano periodicamente a Taizé e partecipano ogni anno al pellegrinaggio di fiducia sulla terra".

"In secondo luogo, ricordo come sono stati numerosi e significativi anche gli appuntamenti di preghiera di Taizé in Città, promossi dalla Pastorale Giovanile Diocesana insieme al gruppo di "Torino incontra Taizé, al quale va il mio saluto e la mia riconoscenza. L’ultimo grande incontro dell’aprile 2018 ha reso evidente quanto sia radicata, diffusa e vivace la presenza dei gruppi di preghiera legati alla Comunità di Taizé, sparsi in tutta la nostra Arcidiocesi".

"Mi è infine doveroso e caro ricordare gli incontri avuti personalmente con frère Roger. Di questi incontri e del dialogo con lui custodisco nel cuore un’impronta indelebile e illuminante. Tutto ciò rende evidente a tutti il profondo e autentico legame tra Torino e Taizé, un legame che non solo speriamo si rafforzi ma che diventi anche un’occasione feconda di incontro con molti altri giovani, di un coraggioso annuncio del Vangelo e di una rinnovata esperienza di comunione nel nome di Cristo".

"Sottolineo in modo particolare il lungo e articolato cammino ecumenico compiuto tra le Confessioni Cristiane presenti nel nostro territorio, anche e soprattutto con i giovani e tra i giovani. A loro torniamo a guardare con fiducia e speranza perché, con la forza dello Spirito Santo, segnino il passo di un rinnovamento delle nostre Chiese e della nostra società, nel segno dell’unità e della comunione. Torino attende i giovani del prossimo «pellegrinaggio di fiducia sulla terra» del 2020 con il cuore e le braccia aperte".

"L’ospitalità delle famiglie e delle comunità, la ricchezza spirituale, culturale e artistica del nostro territorio così come la grande tradizione di solidarietà e di attenzione agli ultimi da parte della nostra gente rappresentano fin d’ora la sicura promessa per il prossimo incontro europeo di Taizé a Torino, promessa di un’esperienza intensa e sorprendente di fede e di gioia. Se, come ci invita in questi giorni frère Alois qui a Wrocław, dobbiamo essere sempre in cammino, mai sradicati!... sempre in cammino dunque! Sempre in cammino con Cristo con la Chiesa, con i giovani. E, da oggi, possiamo dire, siamo davvero in cammino con fiducia e gioia verso Taizé-Torino 2020".

comunicato stampa

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