Cent'anni fa, a Rimini, nasceva Federico Fellini, il regista cantore di sogni che per per quasi quarant'anni ha regalato all'Italia sfaccettate storie umane dai ritratti indimenticabili. Quattro volte vincitore dell'Oscar per il Miglior film straniero - con La strada, Le notti di Cabiria, 8½ e Amarcord -, ritorna in questi giorni sui grandi e piccoli schermi di tutta Italia, celebrato quale uno dei Maestri più rappresentativi del cinema nostrano, con quella sua inconfondibile capacità di raccontare la vita come "una combinazione di magia e pasta".
Nell’ambito delle iniziative per "Torino Città del Cinema 2020", anche il Museo Nazionale del Cinema ha voluto rendere omaggio a Fellini. Domani, martedì 21 gennaio, alle ore 21, al Cinema Massimo (Sala Soldati), verrà presentato Il libro dei sogni (edizione illustrata Rizzoli), a cura di Sergio Toffetti, seguita dalla proiezione del film Lo sceicco bianco (1952), nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna presso il laboratorio "L’Immagine Ritrovata".
Un viaggio attraverso le stanze più segrete e intime della creatività del regista romagnolo, una "vera e propria cosmografia personale in cui i tracciati emotivi, sentimentali, culturali, erotici, affettivi, si intrecciano a quelli geografici, architettonici, memoriali, immaginativi, fantastici". Un volume che dà completezza all'opera di Fellini, ora in una veste rinnovata, arricchita da inediti apparati critici, per offrirsi anche ai nuovi lettori come un vero unicum nella storiografia del cinema.
Nel corso dell’incontro, Toffetti dialogherà con lo storico Giovanni De Luna e, per l’occasione, saranno mostrati anche alcuni "tagli" del film, messi a disposizione dalla Cineteca Nazionale.
La proiezione di Lo sceicco bianco si inserisce in "Cinema Ritrovato al Cinema", l’iniziativa della Cineteca di Bologna che, dal 2013, restituisce al grande schermo i classici intramontabili della storia del cinema in versione restaurata. Un lavoro che si avvale delle nuove tecnologie per coinvolgere il pubblico di ogni generazione nell'ambiente "naturale" di fruizione di un'opera: la sala cinematografica. In particolare, per il centenario di Fellini, gli spettatori potranno ammirare anche I vitellini, La dolce vita, ½ e Amarcord.
“Ricordare uno dei maestri del cinema di tutti tempi è per noi un onore – sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino -. "Grazie a questo volume e alle scene inedite sarà possibile conoscere e approfondire una delle personalità più geniali e complesse della cultura del ‘900, un artista a tutto tondo, visionario e al tempo stesso fedele narratore dell’Italia del Dopoguerra”.
Aggiunge Toffetti: "Il libro dei sogni è il grande home movie dell'ispirazione felliniana, e al tempo stesso una riflessione onirica sull'identità italiana, vista dal lontano pianeta Fellinia. I tagli dello Sceicco Bianco, che ho identificato una dozzina di anni fa in Cineteca Nazionale, anticipano, in alcune scene, questa vita notturna, il mondo dei sogni felliniano”.