Una visita al Bates Motel (Adelphi) è un’indagine che nasce da una serie di indizi curiosi e diventa una visita guidata al Bates Motel. Una stanza dopo l'altra, Guido Vitiello ci aiuta a vedere la spettrale dimora vittoriana di Psycho come un musée imaginaire dell'erotica misterica, per le cui stanze si inseguono tre cicli mitologici infernali: Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice, Demetra e Persefone. Al Circolo dei lettori, giovedì 23 gennaio ore 18.30, l’incontro con l’autore e Alessandro Avataneo è in collaborazione con Scuola Holden.
Questa indagine nasce da una serie di indizi curiosi: un refuso rivelatore - Psyche invece di Psycho - nel primo trafiletto che annunciava il nuovo progetto di Hitchcock. Una statuetta di Amore e Psiche di Canova che s'intravede in una scena del film. Una sibillina dichiarazione del regista, che presentò Psycho alla stampa come un'«escursione nel sesso metafisico». Continua con un sopralluogo sui luoghi del delitto ormai disabitati: il Bates Motel e la casa arcigna in cima alla collina, che Hitchcock volle allestire come gallerie d'arte o Wunderkammern. E diventa una visita guidata che si svolge, con i brividi di prammatica, fra il bric-à-brac degli arredi cupi, e sotto l'occhio impassibile di uccelli impagliati. È una scoperta sorprendente e a suo modo sinistra, alla quale tutto sommato vorremmo sottrarci.