«Stupisce che dopo circa 15 anni qualcuno paventi la sistematica violazione di norme, leggi, regole e regolamenti tecnici che disciplinano l'intera materia edilizia ed urbanistica». Il vicesindaco di Pragelato Mauro Maurino torna sulle perplessità che le associazioni ambientaliste hanno avanzato sul recupero delle borgate di Joussaud e Laval a Pragelato, da parte della Brama costruzioni.
Italia Nostra, Legambiente, Le Ciaspole, Osservatorio 0121 Salviamo il Paesaggio e Associazione Rita Atria in un comunicato hanno sollevato diverse criticità, proponendo delle osservazioni al progetto a cui il Comune di Pragelato ha fatto rispondere dal responsabile dell’ufficio tecnico, mentre in un primo momento si pensava a un incontro con il progettista.
Gli ambientalisti sottolineavano perplessità sulla procedura adottata, sui volumi recuperati, su un cantiere importante e un’edificazione in zone a rischio idrogeologico.
«Il recupero e la valorizzazione delle borgate di Pragelato, a cominciare da Laval e Joussaud rientrano tra gli obiettivi che abbiamo ripetutamente detto nella recente campagna elettorale e illustrato e discusso in due dibattiti pubblici dove, comprensibilmente, erano assenti gli esponenti ambientalisti che ci hanno inviato una mail sul progetto richiamato – commenta Maurino –. Un progetto che non prevede, almeno per queste due borgate, il mantenimento dell'attuale spettacolo, fatto di macerie e mucchi di pietre».
Lo stesso vicesindaco sottolinea come «ci sono bei undici organismi tecnici che da molti anni seguono il progetto passo passo e che affrontano tutti i nodi tecnici, e nel pieno rispetto delle leggi, delle regole e dei regolamenti vigenti, che si affacciano di volta in volta. Paventare violazioni delle normative equivarrebbe a mettere sistematicamente in discussione ciò che hanno prodotto questi organismi tecnici»
Nel merito, il tecnico comunale risponde ai quesiti posti, evidenziando come il recupero delle superfici previste non viola nessuna norma e nel caso di Joussaud viene data nuova vita a 18 costruzioni su 30, mentre per Laval sono 13 su 23. Le controdeduzioni affrontano anche gli aspetti del cantiere in zone a rischio idrogeologico e profila la sistemazione della strada di fondovalle per l’accesso alle borgate.