Viabilità e trasporti - 28 gennaio 2020, 08:15

Cantiere di corso Grosseto, l’amara sorpresa dei commercianti: chiusa improvvisamente via Stradella

La via rimarrà chiusa per cinque giorni, 24 ore su 24. La rabbia dei negozianti: “Non ci ha avvisati nessuno”

Cantiere di corso Grosseto, l’amara sorpresa dei commercianti: chiusa improvvisamente via Stradella

Amara sopresa per i commercianti e residenti di via Stradella: nella giornata di ieri infatti, è stata letteralmente chiusa al traffico via Stradella. Una chiusura improvvisa, non comunicata agli stessi negozianti che da tempo soffrono disagi a causa della vicinanza con il cantiere di corso Grosseto della Torino-Ceres.

Se le modifiche alla viabilità quando si è alla presenza di un cantiere così impattante sono naturali, quello che i commercianti della zona lamentano è un’assenza quasi totale di comunicazione. Nessuno li ha avvisati, semplicemente si sono ritrovati di fronte la strada sbarrata e una cartellonistica eloquente: “Via Stradella chiusa al traffico dal 27 al 31 gennaio, dalle 00.00 alle 24.00”. Cinque giorni di disagi e l’amarezza di non essere nemmeno stati avvisati.

A farne le spese, di fatto, sono sempre gli stessi soggetti: i commercianti. Coloro che vedranno i propri negozi isolati per giorni. Nonostante l’avviso fosse presente sul sito del Comune di Torino, Federvie Piemonte attacca: “Quando si chiude una strada è buona regola andare negozio per negozio, nel tratto interessato, ad avvisare. Non è che un commerciante la mattina uno si alza e va a vedere sul sito del Comune se per caso ha deciso di chiudere la strada”.

Furioso Vito Gioia, presidente di Federvie Piemonte, che proprio in via Stradella è solito organizzare feste di via per animare la zona e dare una mano concreta al commercio di prossimità: “L’atteggiamento di chi coordina questi interventi è arrogante, arrivano chiudono le strade senza avvisare, si arrabbiano se fai una foto, loro possono fare tutto. In questo momento difficile per i commercianti di via Stradella, devono sorbire oltre il disagio anche i soprusi, un atteggiamento al limite del bullismo. Mi domando chi deve controllare e vigliare sul cantiere nelle fasi e nei tempi cosa fa, sarebbe bastato un giro nei negozi con una circolare”.

Andrea Parisotto

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