Giovedì 13 febbraio, alle 18, alla Biblioteca Archimede di piazza Campidoglio a Settimo Torinese, torna l’appuntamento con “Speed Book”, il primo gioco incontro dove gli autori per promuovere i propri libri hanno davvero i minuti contati. Quattro autori si confronteranno e presenteranno la propria pubblicazione davanti a un enorme orologio che farà il countdown sfidandosi a colpi di libri.
Saliranno sul palco cinque scrittori:
Corrado D'Angelo "47 secondi" (Edizioni Convalle),
Manuela Caracciolo "Tutto ciò che il paradiso permette" (edizioni Cairo),
Antonio Rubino "Il discorso delle stelle" (edizioni Emersioni),
Maurizia Girlando "Perduto: il buio dietro al successo" (Voglino editrice),
Caterina Vitagliani "Per tutte le stagioni" (Edizione Cre.Ar.Te).
Moderatrice e conduttrice del gioco, Chiara Pacilli, giornalista, munita di un grande pulsante, deciderà quando interrompere per fare domande e interagire con i protagonisti. Al termine dell'incontro, gli scrittori, dovranno inventare uno slogan per invitare il pubblico a leggere la loro opera.
Speed Book è organizzato dalla Fondazione Esperienze di Cultura Metropolitana in collaborazione con Città di Settimo Torinese. L’ingresso è gratuito
Per informazioni: info@bibliotecarchimede.it
tel. 011.8028.722/588
Tutto ciò che il paradiso permette” è la storia di Harrie, adolescente con la testa piena di fantasie e interrogativi, e il giovane artista Paul, in lotta con il prezzo della celebrità tanto agognata. Insieme fuggono sognando Nizza, che tra il mare e le luci sembra il paradiso, lasciando nei parenti e negli amici il cruccio della loro scomparsa.
Tutti li cercano: Emma, la zia di Harrie che l’ha cresciuta dopo la scomparsa della madre; Samuel, il manager della band, che tenta in ogni modo di proteggere il gruppo da scandali e danni d’immagine, e Cordelia, affermata giornalista dal passato segreto, sempre a caccia di gossip sulle rockstar. Tutto ciò che il paradiso permette è la storia di una passione travolgente come solo può esserlo il primo amore. E sullo sfondo gli anni Novanta, Dublino, la Costa Azzurra, e l’ombra di una malattia subdola che si insinua nel tessuto del racconto come io narrante: una protagonista sommessa che presto alzerà la voce.
La linea narrativa si srotola dalle passioni del primo amore alle ombre che connotano la vicenda e la orientano verso una certa direzione.
“Questo secondo romanzo – spiega Manuela Caracciolo – ha una genesi che risale a quando avevo 13 anni. All’epoca capivo soltanto che le relazioni tra le persone stavano cambiando, a causa di un morbo funesto di cui si sapeva poco o nulla. Questa infatti non è una storia d’amore, ma una storia di vita e di morte, di musica, di paura e coraggio, di cambiamento, che investe, loro malgrado, tutti i personaggi e ne sconvolge l’esistenza”.
Manuela Caracciolo scrive per giornali locali e per alcune testate americane come La Voce di New York e America24 (del Gruppo Il Sole 24 Ore). Cura la comunicazione di alcune realtà nell’ambito della cultura e dell’enogastronomia. Autrice di racconti e poesie, ha pubblicato nel 2017 il romanzo “Quella notte a Merciful Street” (Trenta Editore). “Tutto ciò che il paradiso permette” ha vinto il Premio Zanibelli 2018 per la narrativa inedita.