Eventi - 07 febbraio 2020, 09:39

Al Teatro Vittoria domenica il quartetto di percussioni Tetraktis

Appuntamento alle 16.30, nella stagione dell'Unione Musicale

Al Teatro Vittoria domenica il quartetto di percussioni Tetraktis

Domenica 9 febbraio, al Teatro Vittoria di Torino alle 16.30, torna nella stagione dell’Unione Musicale il formidabile quartetto di percussioni Tetraktis, da oltre vent’anni leader in ambito concertistico e didattico, aperto a collaborazioni con artisti di varia estrazione, alla ricerca di un dialogo artistico fra diversi linguaggi e molteplici culture.

 

Fondato nel 1993 a Perugia, l’ensemble formato da Gianni MaestrucciLaura Mancini, Leonardo Ramadori e Gianluca Saveri fin dai primi anni di attività è stato sostenuto da importanti compositori del panorama contemporaneo italiano – come Carlo Boccadoro, Giovanni Sollima, Tonino Battista, Alessandro Annunziata – che hanno contribuito alla formazione di un repertorio originale precedentemente inesistente e alla realizzazione di lavori discografici originali riconosciuti e premiati dalla critica nazionale e internazionale (“Diapason”, “Classic Voice”, “MusicWeb International”, “OpusKlassiek”).

 

Con il loro seguito di svariati strumenti ad occupare l’intero palco del Teatro Vittoria, i Tetarktis propongono al pubblico dell’Unione Musicale un programma che alterna trascrizioni di brani di autori classici, come Bach, Vivaldi e Rossini, a compositori contemporanei, inclusa una prima esecuzione assoluta. «Le nostre trascrizioni di autori come Bach e Vivaldi – affermano i Teatraktis in un’intervista in esclusiva per Unione Musicale – non prevedono una sorta di “copia-incolla” dalla partitura originale, bensì un lungo e accurato lavoro di studio approfondito della partitura e delle relative relazioni armoniche, melodiche e ritmiche. Solo così riusciamo a raggiungere quell’originalità esclusiva, applicando inoltre la sperimentazione che tanto ci entusiasma».


È dedicato proprio all’ensemble umbro il brano Yombè di Mauro Montalbetti in prima esecuzione assoluta, un lavoro in cui risuonano i colori e i ritmi del cuore dell’Africa: «L’idea del compositore – proseguono i Teatraktis – si sviluppa da cellule ritmiche appartenenti alla tradizione musicale delle popolazioni di Zambia, Congo, Angola e Gabon. L’andamento è frenetico e ostinato e vengono utilizzati esclusivamente strumenti a percussione a suono indeterminato: tamburi, molle degli ammortizzatori dei camion, bongos, timbales. È necessario conoscere la genesi e l’utilizzo pratico del ritmo africano originale in modo tale da poterlo interpretare correttamente, anche in relazione agli strumenti utilizzati dal compositore».

 

Il viaggio di Tetraktis tra i vari timbri della ricca famiglia delle percussioni continua poi con altri autori contemporanei italiani, come Ramberto Cammarughi e Federico Gardella (anche lui con un brano dedicato all’ensemble), e stranieri come Nebojša Jovan Živković, artista e compositore serbo che ha arricchito il repertorio con un numero considerevole di nuove opere per percussioni.
Il concerto si conclude con una virtuosistica trascrizione dell’ouverture dall’opera Italiana in Algeri di Rossini.

 

Da sempre attenti alla formazione musicale delle nuove generazioni, l’ensemble Teatraktis proseguirà il suo soggiorno torinese nei giorni seguenti con due spettacoli al Teatro Vittoria inseriti nel cartellone per le scuole dell’Unione Musicale: «Il lavoro didattico offre sempre grandi emozioni perché percepiamo che davanti a un palco pieno di strumenti a percussione i giovani vogliono scoprire, sapere, imparare e questi meravigliosi strumenti riescono sempre a creare un ponte e un feeling con tutti gli ascoltatori».

comunicato stampa

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