Economia e lavoro - 13 febbraio 2020, 18:35

Cnh di San Mauro, dal vertice in Regione uno spiraglio: collocati già metà degli esuberi

A colloquio con l'assessore Chiorino i sindacati firmatari. Confermati i 20 milioni di investimento per la riconversione

Cnh di San Mauro, dal vertice in Regione uno spiraglio: collocati già metà degli esuberi

Si è tenuto oggi, proprio mentre in piazza Castello va avanti la 48 ore contro la crisi organizzata da Fim, Fiom e Uilm, l’incontro presso la Regione Piemonte alla presenza dell’Assessore al Lavoro Elena Chiorino e i sindacati firmatari di Fim, Uilm, Fismic. Uglm e Aqcf-r in merito alla situazione del sito produttivo di CNH di San Mauro.

“L’azienda conferma investimenti pari a 20 milioni di euro e tempi con cui partiranno le operazioni di riconversione - commenta il segretario provinciale Uglm, Ciro Marino -. Prossimamente ci saranno altri incontri, anche per sottoscrivere l’accordo per la cassa integrazione per una durata di circa 15 mesi. Tale richiesta come già annunciata dalle comunicazioni già note, servirà per poter garantire l’operazione di riconversione del sito".

"Come da comunicazioni precedenti in cui vedevano degli esuberi strutturali pari a 110 unità, con stupore apprendiamo che la società ha comunicato al tavolo che già il circa il 50% degli esuberi previsti  hanno già trovato collocazione, con notevole anticipo dell’inzio del percorso di reindustrializzazione del sito in questione e quindi sono in condizione di credere che a percorso ultimato gli esuberi sanno pari a zero senza usare soluzioni trumatiche, ma sempre sotto forma di volontariato".

La cassa integrazione che investirà i lavoratori sarà pari ad un utilizzo di 15 mesi circa e servirà per portare a termine il processo di rendustrializzazione rendendo il sito da produttivo ad unità logistica di eccellenza con posizione strategica ottima per la vicinanza alle vie di trasporto autostradali.


"Per noi della Uglm di Torino - conclude Marino - la conferma degli investimenti e la modalità di come si gestiranno gli esuberi, ci rassicura perché non ci saranno altri posti di lavoro che sia andranno ad aggiungere alle ormai migliaia di lavoratori senza occupazione che affliggono il tessuto torinese".

redazione

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