Economia e lavoro - 14 febbraio 2020, 16:04

Vertice Salvini-Mattioli a Torino: al momento la pista economica prevale su quella politica

Alcune voci vedrebbero l'incontro come propedeutico a una candidatura a sindaca della ex presidente dell'Unione Industriale, ma la vera sfida della vicepresidente di Compagnia di San Paolo è orientata alla guida di Confindustria nazionale

Vertice Salvini-Mattioli a Torino: al momento la pista economica prevale su quella politica

Non solo il bagno di folla al Lingotto, ma anche una riunione con quella che lui stesso, dal palco, ha definito come "un'imprenditrice del territorio". Matteo Salvini ha sfruttato l'occasione della tappa torinese per tessere rapporti anche in ambiti non strettamente legati alla politica locale.

Non è stato infatti un mistero per nessuno che, questa imprenditrice, altri non è che Licia Mattioli, già presidente dell'Unione Industriale di Torino, ai vertici di Compagnia di San Paolo (di cui è vicepresidente) e soprattutto erede di una lunga tradizione eccellente nel mondo dell'oreficeria.

C'è chi ha voluto leggere in questo incontro, al quale era presente una cerchia ristretta di persone, un vertice per impostare magari una candidatura a sindaca della città della Mole. D'altra parte, alcuni pezzi del puzzle sembrerebbero fatti apposta per andare a collocarsi lì dove il centrodestra ha bisogno: una figura di prestigio, conosciuta nel mondo e soprattutto appartenente a quella "società civile" che sarebbe uno dei requisiti più in voga, al momento.

Ma a un'analisi più approfondita questa pista potrebbe non essere quella giusta. La sfida che Mattioli ha abbracciato, al momento, è quella di puntare alla poltrona più alta di Confindustria nazionale (dove attualmente ricopre il ruolo di vicepresidente con le deleghe all'internazionalizzazione). Una corsa che - dicono i beneinformati - non la vedrebbe al momento a tirare la volata, ma piuttosto a cercare di arrivare di rincorsa dietro gli altri candidati: il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi e il bresciano Giuseppe Pasini. In ogni caso, da donna tenace e volitiva come tutti la conoscono, Mattioli non si arrenderà fino alla fine (anche se è proprio di pochi giorni fa la notizia di un incontro che sarebbe avvenuto proprio con Bonomi). Dunque, per Salvini, potrebbe essere stata soprattutto un'occasione per discutere di temi e prospettive economiche nazionali, proprio in attesa di decifrare meglio chi raccoglierà il testimone da Vincenzo Boccia, di cui Mattioli è stata grande sostenitrice in questi anni di mandato.

Sembra poi assai improbabile che Salvini decida di bruciarsi un'eventuale candidatura, così di peso, a più di un anno dalle elezioni 2021 di Torino. Con un annuncio poi "non ufficiale", dal palco del Lingotto. E non di meno va considerato il fatto che, già in un passato piuttosto recente, Mattioli si era sfilata da ipotesi e proposte che potevano vederla alla guida di un ministero a Roma. Un ruolo e un prestigio decisamente di caratura diversa rispetto a una sfida politica locale, benché in una città come Torino.

In ogni caso, tra la pista politica e quella economica, al momento è ancora la seconda a sembrare prevalente. Però mai dire mai: proprio nel giorno di San Valentino, che celebra un sentimento tra i più imprevedibili come è l'amore, saranno proprio le sorprese a non mancare, magari già a partire dalle prossime settimane. Sia nella corsa alla presidenza degli industriali, sia alla guida di Palazzo Civico, a Torino.

Cinzia Gatti e Massimiliano Sciullo

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