Tra i 4.580 passeggeri a bordo della nave da crociera MSC Meraviglia in fase di sbarco nell’isola di Cozumel, in Messico, ci sono anche una quindicina di persone provenienti da Barge, Cavour e Villafranca.
Toccare terra, per i piemontesi, non si è rivelata un’impresa facile: l’allarme – o forse è meglio definirla psicosi – Coronavirus, infatti, ha fatto sì che la MSC Meraviglia fosse respinta dalle autorità della Giamaica e delle Isole Cayman (dove era previsto l’attracco al George Town).
In costante collegamento con loro, dall’Italia, c’è Aldo Bruno, titolare dell’Agenza Polaris con sede sia a Barge che a Revello, che ha seguito in prima persona l’evolversi della vicenda.
Il gruppo è partito sabato scorso, con un volo decollato da Milano. Poi, il trasferimento a bordo della “Meraviglia”, salpata da Miami
“Tra i 1.600 membri dell’equipaggio della nave – spiega Bruno – si è riscontrato una persona con sintomi influenzali”. Influenza di tipo A, che nulla ha a che vedere con il Coronavirus".
Da qui nascono i problemi: “La nave batteva bandiera italiana – continua Bruno – e quindi le autorità, alla luce delle notizie che giungono dal nostro Paese e considerato l’allarme per il Coronavirus, non hanno dato il nulla osta all’attracco né Giamaica né alle Isole Cayman”.
Soltanto le autorità sanitarie locali di Quintana Roo, in Messico, hanno dato l’ok ad attraccare, ma la nave – per poter giungere al porto di Cozumel, ha dovuto attendere condizioni meteo favorevoli: il vento infatti per ore ha impedito l’attracco.
“Tutti gli ospiti e l’equipaggio di MSC Meraviglia – si legge in una nota MSC – sono stati sottoposti a screening individuale al momento dell’imbarco, approfondendo sia lo storico dei loro viaggi che le condizioni di salute. MSC Crociere infatti impedisce l’imbarco a chiunque – sia equipaggio sia ospiti – che abbia viaggiato da, verso o attraverso la Cina continentale, Hong Kong o Macao, nonché a persone che negli ultimi 14 giorni hanno viaggiato da, verso o attraverso uno dei comuni che sono soggetti a quarantena nell’Italia settentrionale.
Inoltre, tutte le navi MSC Crociere effettuano anche screening pre-imbarco individuali con telecamere termiche per identificare ospiti o membri dell’equipaggio con sintomi come febbre, brividi, tosse o difficoltà respiratorie. Anche in questi casi l’imbarco viene negato”.
La società ha aggiunto che “il membro dell’equipaggio a cui è stata diagnosticata l’influenza stagionale comune è in condizioni stabili, riceve trattamenti e farmaci antivirali ed è ora privo di febbre ed è quasi guarito. Nessun altro caso di influenza di tipo A è stato segnalato a bordo di MSC Meraviglia. Inoltre, nessun caso di virus Covid-19 è stato segnalato a bordo di MSC Meraviglia o di qualsiasi altra nave della flotta di MSC Crociere”.
Tutti e 15 i piemontesi sono in ottime condizioni di salute, come conferma anche il titolare dell’Agenzia di viaggio. Ma, leggendo le notizie che arrivano dall’Italia, hanno la forte preoccupazione circa il rientro in patria.
Il volo di ritorno su Milano è previsto per domenica: “Speriamo che non ci siano intoppi” prosegue Bruno. Si sta vagliano se vi siano ancora le tempistiche per svolgere ancora l’ultima tappa del viaggio, in programma all’isola privata di MSC di Ocena Kai.
Intanto, sull'isola messicana una trentina di abitanti hanno posto in essere – sul molo – una protesta contro l’autorizzazione all’attracco della MSC. Si apprende da fonti di stampa locali che il sindaco Pedro Joaquin Delbouis ha assicurato controlli sulla nave da parte di ispettori sanitari internazionali salirà che vaglieranno la diagnosi del membro dell’equipaggio colpito da influenza.