Lisbona, al secolo Luca Fratto, nasce e cresce in provincia di Torino circondato dalla musica. Lisbona è polistrumentista, suona pianoforte, batteria e chitarra. Nei suoi brani va oltre il suono degli strumenti tradizionali e rivela un esperto uso dell’elettronica, vero e proprio ingegnere di suoni ed effetti. Lisbona sente molto la vicinanza musicale e d’origine dei Subsonica, Vicio con le sue preziose dritte ha dato la sua impronta sonora ad alcuni suoi brani e cofirmandone altri; più recentemente invece con Samuel in veste più live, hanno suonato in qualche club con la formula live-djset. Da poco Lisbona ha pubblicato “Ikea”, un brano che racconta la fine di una storia d’amore.
Cosa significa per Lisbona fare musica?
Fare musica per me è una soluzione a un’esigenza diversa ogni volta. Ho avuto periodi in cui scrivere era un modo per affrontare qualcosa con cui non sapevo rapportarmi. In altri momenti invece era un modo per fuggire da un’altra parte.
La musica a volte ha rappresentato un luogo sicuro dove il tempo si dilatava e i miei pensieri prendevano un’importanza diversa. Tutto si legava alla sensazione che avevo bisogno di sentire.Ci sono giorni in cui giro in tondo finché non trovo il suono o le parole che mi servono, quel suono o quelle parole rappresentano tutto quello di cui ho bisogno nel mondo. Non mi è ancora ben chiaro se questa mia visione della musica possa essere qualcosa di buono o una semplice maledizione da cui non sono in grado di fuggire.
Sei un polistrumentista, c’è però tra gli strumenti che suoni uno che più ti rappresenta?
Ho iniziato da piccolo con la batteria, intorno ai sette anni, il mio approccio è rimasto sempre prevalentemente ritmico anche dopo. Questo mi ha portato spesso a suonare un po’ la batteria mentre suonavo la chitarra. Nel pianoforte ci ho sempre trovato poesia e delicatezza, ma credo che la dimensione in cui mi sento più a mio agio sia fondamentalmente rimasta quella della chitarra acustica con una forte componente ritmica.
È uscito da pochissimo il tuo brano “Ikea”, che storia ci racconta?
Ikea è una storia semplice, che capita spesso. Qualche volta per fortuna a volte invece per portarci a fondo. Racconta in qualche modo di una separazione,
di un lui che diventa meno importante di un burrocacao smarrito e che per “vendetta” non si farà più trascinare a “seguire le frecce in terra dell’ikea di sabato”.
Come nasce un tuo brano?
La fase creativa è un bel mistero che non credo farò mai mio del tutto. Ogni volta accade in maniera diversa, ed ogni volta, quando ascolto il prodotto finito, mi chiedo cosa possa esser successo nel mezzo. A volte parte da una frase, altre da un motivetto nella testa, altre ancora dal bisogno di dire qualcosa che mi preme. Dalla partenza al traguardo non saprei spiegare bene che succede, a volte tutto è naturale e si scrive quasi da solo. Altre volte smonto e rimonto i pezzi mille volte fin quando non mi soddisfano. Non credo di aver mai seguito lo stesso iter per due brani diversi.
Stai lavorando a nuovi brani da inserire, magari, in un Ep o disco?
Mi trovo praticamente da sempre dentro un nuovo brano da finire. A volte si accavallano e lavoro a più brani insieme ma di solito come ne finisco uno ho già le orecchie sul successivo. “Ikea” è il quinto singolo di questo progetto.
Le canzoni necessarie per chiudere il disco sono già pronte, già decise e impacchettate, pronte a uscire. La prossima uscita è in programma verso fine Aprile, inizio Maggio. Il disco invece, appena dopo l’estate.
La tua Torino musicale e non.
La “mia” Torino è difficile provare a descriverla qui nero su bianco in poche righe. Per ora è stata gentile con me e con la mia musica, l’ho scoperta un po’ alla volta. Musicalmente mi ha portato presto sotto l’ala dei Subsonica. Prima Vicio, con le sue preziose dritte, ha dato la sua impronta sonora ad alcuni dei miei brani, cofirmandone altri; più recentemente invece con Samuel in veste più live, abbiamo suonato in qualche club con la formula live-djset .
News, live in programma, appuntamenti.
Il calendario dei prossimi appuntamenti è in fase di definizione. Cercheremo il più possibile di fare ascoltare i brani già usciti fin ora, in giro per l’Italia.
Qualche mese fa mi sono trovato sul palco del PalaAlpitour di Torino in apertura del Revelation Tour di Mika. L’obbiettivo è sicuramente quello di tornare il prima possibile a suonare davanti a un pubblico così gentile.
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