Primo caso di coronavirus positivo a Chivasso. Sono infatti arrivati i risultati del tampone eseguito ieri, mercoledì 4 marzo, su un uomo di 64 anni, residente a Crescentino, ricoverato in ospedale da sabato mattina con i sintomi dell'influenza.
Il paziente era stato a ballare a Sale, in provincia di Alessandria, dove anche altre persone erano risultate positive. L'uomo sarebbe stato trasferito al Mauriziano di Torino.
Nel frattempo, il Pronto Soccorso di Chivasso, è stato chiuso per poter essere sanificato, e poi riaperto.
L'amministrazione comunale di Crescentino, in queste ore, sta valutando il da farsi, mentre il Comune di Chivasso ha riunito di nuovo il Coc (Centro operativo comunale).
Sulla vicenda è intervenuto Giuseppe Summa, infermiere e segretario provinciale di Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche.
"Noi non abbiamo ricevuto nessuna notizia ufficiale in merito da azienda o regione, ma sappiamo per certo che infermieri, medici e restante personale è bloccato dentro da ieri sera come a Codogno e continua a lavorare ininterrottamente senza potere avere il cambio - dichiara -. Gli altri colleghi sono tutti a casa in attesa di indicazioni senza sapere quali comportamenti adottare. Qualcuno ci deve fornire spiegazioni".
Summa sottolinea poi la necessità di affrontare l'emergenza: "Non comprendiamo come mai non sia stata ancora presa una decisione in merito. Chiediamo tutela per il personale. Negli ultimi anni il nostro sindacato è stato protagonista di numerose azioni di protesta e denuncia, ma la nostra voce è rimasta inascoltata. Ora tutti ne pagheremo le conseguenze".