La quotidianità degli amici a quattro zampe ai tempi del Coronavirus. Come gestirla? Anche a Torino, come per tutte le altre città italiane, semplicemente attenendosi alle regole. Lo ricorda l’assessore all’ambiente Alberto Unia, fornendo alcune indicazioni utili per affrontare con serenità questo periodo: “Innanzitutto - ha precisato - chi sta bene di salute può tranquillamente portare a spasso il cane, preferibilmente senza allontanarsi dalla propria zona. Se l’animale ha bisogno di cure veterinarie, è consigliabile telefonare prima all’ambulatorio e prendere appuntamento, in modo da evitare assembramenti nelle sale d’attesa”.
E’ di questi giorni, infatti, la diffusione di una nota da parte della FNOVI - Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani, che invita a limitare l’attività professionale alle sole situazioni di “emergenza e improcastinabilità”, rinviando vaccinazione, visite di routine, esami di diagnostica e interventi chirurgici non urgenti.
“Come Città, ci stiamo attivando - ha aggiunto Unia - per raccogliere dei gruppi di volontari che portino fuori i cani di chi non può uscire di casa, ovviamente dotati di guanti e mascherina e attenendosi a tutte le norme igienicosanitarie. Iniziamo da oggi a raccogliere le adesioni, rivolgendoci alle diverse associazioni di volontariato sul territorio. Poi stileremo poi un elenco e valuteremo le disponibilità suddividendole per zone. Stiamo ancora valutando quale possa essere il sistema più immediato e fruibile. Il Comune farà da collante tra le varie richieste pervenute. Attiveremo il servizio all’incirca tra un paio di giorni”.
Per quanto riguarda, invece, le colonie feline, l’Ufficio tutela animali ha inviato in questi giorni una comunicazione a tutte le associazioni interessate autorizzando gli spostamenti - sempre munito di autocertificazione - per portare da mangiare ai gatti.
Un tema molto sentito dall’anima animalista del Movimento 5 Stelle del consiglio comunale, Chiara Giacosa, che frequentemente posta su Facebook tutte le informazioni sulla gestione di cani e gatti, chiarendo eventuali dubbi circa la “libertà di movimento” dei padroni: “Scendere per portarli a fare la pipì? Certo che si può!”, sottolinea, supportata dalle tante bestioline che tiene con sé in casa.
Le uniche limitazioni interessano il Canile Rifugio Città di Torino, che, fino al termine dell’emergenza sanitaria, resta chiuso al pubblico, con la conseguente sospensione delle pratiche per le adozioni. Tuttavia gli operatori al suo interno sono al lavoro tutti i giorni per garantire le consuete cure agli ospiti a quattro zampe.