Forse, se tutto va bene, dureranno ancora per una settimana. Poi, cosa succederà, nessuno lo sa.
E' la situazione della Croce Rossa di Chivasso, guidata dal presidente Bruno Borsano. Come tutti i comitati presenti sul territorio, anche qui le scorte di mascherine utilizzate per proteggersi dal coronavirus si stanno esaurendo.
"Si tratta di una situazione che riguarda tutti - dichiara Borsano - e che ha colpito pure noi. La mascherine ed i dispositivi di protezione individuale stanno finendo. Ieri per fortuna abbiamo ricevuto una piccola fornitura dalla Croce Rossa regionale, che ci durerà una settimana". Poi, la speranza è quella di un altro rifornimento, che non si sa quando ci sarà.
Nel frattempo, la Croce Rossa ha lanciato un appello agli operatori commerciali "in particolar modo a parrucchieri ed estetisti, per eventuali donazioni".
Il problema però non è solamente la carenza di mascherine. La Croce Rossa di Chivasso ha infatti bisogno anche di volontari. "Abbiamo deciso di non impegnare tutti nell'emergenza coronavirus - spiega Borsano -. I volontari che hanno superato una certa età non se ne occupano e questo per tutelare la loro salute". L'ansia di poter contrarre in virus è però molto alta. "Naturalmente molti volontari hanno paura di portare il virus a casa dalla loro famiglia o sul posto di lavoro". Borsano è però ottimista. "Si cerca di sopravvivere ma ce la faremo".
La stessa situazione la sta vivendo anche il comitato di Montanaro, a qualche chilometro da Chivasso. Qualche giorno fa, il presidente Giorgio Borra aveva annunciato la difficoltà di riuscire ad effettuare i servizi di soccorso per mancanza dei dispositivi di protezione individuale, in particolare di mascherine chirurgiche. La loro situazione è migliorata solo grazie alla donazione di uno studio dentistico del paese.