Il progetto Orti Generali nel parco Piemonte di Mirafiori Sud partecipa alla campagna di Solidarietà Digitale messa in campo per l'emergenza Coronavirus. E lo fa regalando a chi le richiede (con una mail a info@ortigenerali.it) tre pubblicazioni in formato pdf: “ Le Guide di Orti Generali per la coltivazione e la cura delle piante da orto con il metodo biologico: 1. Come si realizza un orto - 2. La coltivazione delle piante da orto - 3. La cura delle piante da orto.”
Nell’attesa che ripartano i numerosi corsi di formazione, tutti gli interessati potranno così continuare a formarsi e a progettare il proprio orto.
Inoltre, dopo aver ricevuto la richiesta da parte delle autorità di chiudere l’accesso agli ortolani, lo staff di Orti Generali ha deciso di ricorrere alla tele-coltivazione, facendo sì che gli ortolani possano ritrovare un orto in piena produzione alla fine della pandemia.
Ogni utente viene contattato al telefono settimanalmente: può così segnalare gli interventi da portare avanti nel lotto che gli è stato assegnato e seguire i lavori a distanza, grazie alle foto e ai video diffusi sui canali social. In questo periodo, finito il riposo invernale del terreno, sono particolarmente richiesti il tracciamento dei solchi e, soprattutto, trapianti e semine.
Questi i servizi messi a disposizione gratuitamente ai 160 ortolani: sostituzione delle manichette danneggiate per un corretto funzionamento dell’impianto automatico di irrigazione; messa a dimora di patate da seme di quattro varietà a scelta; semina di ravanelli e carote; trapianti di varietà diverse di aglio, cipolle, bietole, insalata, sedano, prezzemolo, rucola, broccoli estivi, carciofi e fragole rifiorenti; piantumazione di bulbi di dalie e gladioli decorativi.
"In questo momento di crisi abbiamo voluto dare un segnale forte della nostra presenza” ,spiegano Stefano Olivari e Matteo Baldo, fondatori di Orti Generali. “Ora più che mai ci sembra importante dare continuità alle attivit à di orticoltura. Vogliamo garantire un supporto ai nostri orticoltori continuando a coinvolgerli, anche se a distanza. E vogliamo continuare a promuovere l’agricoltura urbana come pratica sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.»