Pinerolese - 23 marzo 2020, 11:17

«Non ci serve l’esercito, ma maggior vicinanza dell’Amministrazione comunale di Pragelato»

L’appello di alcuni operatori turistici e la risposta del sindaco Merlo

«Non ci serve l’esercito, ma maggior vicinanza dell’Amministrazione comunale di Pragelato»

«Molti di noi sono senza lavoro, in alcune famiglie anche entrambi i componenti, con affitti da pagare e con dipendenti a carico. Abbiamo timore che se l’estate non dovesse essere delle migliori, se i governi non dovessero prestare attenzione alla nostra situazione specifica, alcuni di noi saranno costretti a chiudere». C’è molta preoccupazione tra gli operatori turistici di Pragelato e alcuni di loro hanno messo nero su bianco i loro pensieri, scrivendo all’Amministrazione comunale.

Sono diverse le contestazioni all’operato del sindaco Giorgio Merlo e della sua Giunta: «Non crediamo utile, come ha scritto lei in questi giorni, che l’esercito venga a controllare chi sta vivendo a Pragelato cercando di rispettare le regole. I controlli andrebbero fatti a Fondo Valle, a Perosa Argentina inclusi i mezzi pubblici».

Parole a cui Merlo risponde così: «Abbiamo messo in campo un’indispensabile azione mediatica per fermare gli arrivi, diffondendo le nostre decisioni. Ci pare di capire dagli estensori della lettera che non condividono percheé, si sostiene, che, per tutto ciò che è riconducibile al tema delicato dei controlli e degli spostamenti, è sufficiente il buon senso dei cittadini per garantirlo. Noi, al contrario, riteniamo che i controlli e gli spostamenti verso Pragelato vengono fatti solo se ci sono delle regole che li disciplinano. E, non a caso, a Pragelato si vedono i risultati concreti».

Gli operatori contestano anche l’uso eccessivo dei comunicati stampa e i loro toni, che possono pregiudicare il ritorno dei turisti. Ma Merlo ribatte: «In tutte le nostre decisioni abbiamo sempre sottolineato che non c’è alcun intento punitivo o discriminatorio. Anzi, al contrario, era sempre e solo dettato da ragioni legate alla salvaguardia della salute. A cominciare dai cittadini di Pragelato». E per quanto riguarda le comunicazioni alla stampa, sottolinea: «Che poi a qualcuno, non sappiamo però a chi (il riferimento è al fatto che la lettera non è firmata, ndr), non piaccia il metodo di rendere immediatamente pubblico ciò che decide l’Amministrazione è una questione di divergenza sul metodo. A noi piace la trasparenza e la franchezza, da sempre».

Infine gli operatori chiedono maggior vicinanza in un momento delicato e ascolto per poter superare una fase drammatica per le loro attività e le loro famiglie: «Questa è per noi la vicinanza. Assumere decisioni e intraprendere scelte che cercano di cogliere le indicazioni che provengono dagli organismi istituzionali superiori da un lato e, soprattutto, di tutelare il più possibile la salute e la sicurezza della nostra comunità dall’altro. Ascoltando, lo ripetiamo ancora una volta, le sollecitazioni giuste e importanti che ci arrivano dai cittadini» conclude Merlo.

Marco Bertello

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