“Accanto a quella sanitaria, in Piemonte sta crescendo sempre più l’emergenza economica e sociale per il Coronavirurs: su questo non possiamo non dare risposte, ma servono subito e devono essere attuali”. A dirlo è il Presidente Alberto Cirio che oggi, durante l’intervento in videoconferenza in Consiglio Regionale per dare gli aggiornamenti sui provvedimenti adottati dalla Regione per il Covid, ha invocato “poteri straordinari” sul modello del ponte Morandi di Genova.
“Con il mondo produttivo – ha spiegato il governatore - abbiamo previsto una task force. Quest’ultima dovrà prendere il Piano Competitività, che era fatto per sviluppare i suoi effetti su due anni, e svilupparli su tre mesi attualizzando e anticipando tutte le misure”.
“Con le regole vigenti in condizioni normali - ha poi aggiunto Cirio - tra due anni siamo ancora qui. Per agire in tempi rapidi, come necessario, abbiamo bisogno di poteri straordinari. Se non a me come presidente, anche ai sindaci e ai prefetti o ad un commissario: che ci facciano fare in fretta per non impantanarci nella burocrazia. Abbiamo bisogno di avere un’autorizzazione straordinaria. Serve un approccio da “ponte Morandi”
“Dobbiamo trovare un modo – ha spiegato il governatore - per accreditare soldi alle famiglie: se le teniamo chiuse in casa dobbiamo pensarci. Se non ripartono le aziende, non riparte niente: se non diamo soldi alla gente presto tante famiglie non avranno soldi per fare la spesa”.
Allargando lo sguardo anche al bilancio regionale, il Presidente ha spiegato che con l’emergenza Coronavirus “stiamo anche traendo insegnamenti importanti, che aiuteranno chi governerà nei prossimi anni a fare scelte giuste nella Sanità. Sulla medicina del territorio, su quanto sia fondamentale nel periodo emergenza”. “Trarremo lezioni importanti sugli investimenti in sanità: tutti i tagli sono risorse che vengono a mancare, di cui ti rendi conto nel momento emergenza” ha concluso Cirio.
Critico il consigliere regionale del Pd Daniele Valle, che accusa "oggi il Presidente non ha avanzato neanche una proposta fattiva, per affrontare l’emergenza sanitaria o quella economica". "Questi poteri straordinari servono per fare cosa? È ora delle proposte, non degli slogan" conclude l'esponente dem.
Scettici anche il capogruppo ed il segretario regionale del Pd, Domenico Ravetti e Paolo Furia, che evidenziano come spetti "al Governo e al Parlamento individuare le semplificazioni necessarie ad intervenire immediatamente. Il "modello Morandi" non è paragonabile, perché a Genova si trattava di ricostruire un ponte ovviando ad alcune imposizioni normative che avrebbero rallentato il progetto, mentre qui si tratterà di rimettere in moto un'intera economia". "In questa situazione, occorre prevedere modalità semplificate per presentare le domande all'INPS, un patto con le forze sociali/economiche ed accelerare sull'erogazione della cassa integrazione", concludono Furia e Ravetti.
Per il gruppo consiliare del M5S, la richiesta di pieni poteri è "un modo per spostare l'attenzione dalle fin troppe criticità manifestate dall'Unità di Crisi della Regione. Il Piemonte, in questo momento, ha bisogno di una buona gestione dell'emergenza nell'ottica della leale collaborazione tra enti". Scettico anche il capogruppo di Luv Marco Grimaldi, che evidenzia come siano necessarie "maggiore prossimità e progettazione dell'attesa. Dobbiamo riconvertire le produzioni e disporre ammortizzatori universali per rispondere alla crisi".
Favorevole alla proposta di Cirio la deputata di Italia Viva Silvia Fregolent:"Se ti tratta di velocizzare le procedure necessarie a effettuare gli investimenti necessari per la ripartenza, siamo d'accordo".
"Sosteniamo con forza la proposta del presidente della Regione Alberto Cirio di chiedere poteri straordinari da assegnare a livello territoriale per gestire l'emergenza eccezionale che stiamo vivendo. Le famiglie e gli imprenditori piemontesi chiedono risposte rapide alle proprie istanze e oggi ciò non è possibile per le lungaggini burocratiche tipiche del nostro sistema": sostengono i deputati di Forza Italia Paolo Zangrillo e Roberto Rosso, rispettivamente coordinatore e vicecoordinatore regionali in Piemonte degli azzurri.
"Condividiamo la posizione del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio che pretende, dal Governo Nazionale, strumenti speciali per fronteggiare l’emergenza coronavirus", . Decisamente meno condivisibile l’idea banale di nominare l’ennesimo commissario: la politica non fugge quando si deve andare in trincea", sottolineano Andrea Delmastro e Augusta Montaruli di FdI.
Igor Boni (Presidente dei Radicali Italiani) ha invece dichiarato: "Cirio invoca poteri straordinari dopo che Orban ha ottenuto pieni poteri in Ungheria, in spregio alla democrazia. L'emergenza virus si dimostra, ogni giorno di più, emergenza democratica, oltre che sanitaria ed economica".