L'ospedale di Chivasso trasformato in un presidio covid-19 senza rispettare le indicazioni dell'Assessorato Regionale alla Sanità. E' questa la dura accusa che Alberto Jannaci, segretario della Cisl Medici dell'Asl To4 lancia contro il direttore generale Lorenzo Ardissone.
"Nelle indicazioni regionali nell'Ospedale di Chivasso, nosocomio di riferimento per molti importanti Comuni della prima cintura torinese - scrive Jannaci in una richiesta di spiegazioni inviata ad Ardissone e all'assessore Luigi Icardi -, doveva essere destinato all'assistenza Covid solo il 40 per cento dei posti letto, così come negli altri due principali ospedali dell'Asl". Quelli di Ciriè ed Ivrea, per intenderci.
Il segretario si chiede perchè "solo l'ospedale di Chivasso sia stato riconvertito all'assistenza Covid, con il blocco totale di tutte le altre attività di ricovero e assistenziali, compresi gli interventi chirurgici in urgenza/emergenza, senza peraltro che ci fosse una adeguata preparazione della struttura come l'individuazione dei percorsi sporchi e puliti, dotazioni per il personale medico e infermieristico di dispositivi di protezione individuale".
La situazione, a detta del sindacalista, avrebbe provocato "e sta provocando un grave disagio nella popolazione dell'Asl To4, che si vede limitata nel proprio diritto di accesso alle cure avendo perso un importante ospedale di riferimento, ed ha causato il contagio di numerosi medici ed infermieri, che non hanno potuto disporre a lungo di adeguati presidi protettivi".
Jannaci, nella lettera inviata ad Ardissone, si riferisce agli "errori gestionali commessi nell'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e individuazione dei percorsi sporco - pulito dei reparti di ricovero Covid". Al quinto piano dell'ospedale, dice il segretario, il percorso sarebbe stato identificato solo qualche giorno fa. Inoltre Jannaci sostiene che a Chivasso, "per tali errori, numerosi operatori sanitari hanno contratto il Covis-19 e sono adesso in isolamento".
Non meno importante il fatto che l'Asl To4 ha a disposizione altri due ospedali sottoutilizzati, come quelli di Cuorgnè e Lanzo, "che avrebbero potuto essere efficacemente destinati all'assistenza dei pazienti con infezione da SARS-COV2, senza interrompere l'attività dei nosocomi principali."