Politica - 22 aprile 2020, 20:04

A Torino nasce l'Assemblea Popolare per il post-coronavirus

L'iniziativa, promossa da sedici organizzazioni attive in diversi ambiti tra cui la mobilità, ha l'obiettivo formulare proposte innovative per un nuovo modello di sviluppo urbano

A Torino nasce l'Assemblea Popolare per il post-coronavirus

Torino non può ripartire dal punto in cui si era fermata prima dell'emergenza sanitaria e da una situazione che la vede agli ultimi posti in quasi tutte le graduatorie ambientali: nasce da questi presupposti l'Assemblea Popolare “Torino dopo il coronavirus”, promossa da sedici organizzazioni attive sul territorio in diversi ambiti.

L'obiettivo condiviso è quello di fare proposte innovative in grado di promuovere un nuovo modello di sviluppo urbano: “Avvieremo - spiega il presidente del Comitato Torino Respira e coordinatore dell'assemblea Roberto Mezzalama – un dialogo per analizzare la direzione che stavamo prendendo e provare a delineare le possibili traiettorie future, fatte di azioni e risposte inevitabilmente diverse da quelle date fin'ora. La parola cardine sarà la salute in tutte le sue declinazioni: affronteremo il lavoro in modo collaborativo con chi condivide la nostra riflessone ma cercando di aprirci il più possibile sperando che la politica possa farsi carico di queste istanze”.

Nelle intenzioni dei promotori, le traiettorie appena descritte potranno anche servire per l'uscita dall'emergenza sanitaria: “La fase pandemica - aggiunge il coordinatore della commissione solidarietà dell'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Torino Giuseppe Costa – si sta spegnendo ma fino a quando non saremo abbastanza immunizzati occorrerà introdurre numerose innovazioni sia nella struttura produttiva che nelle scelte che faremo. Molto dipenderà da come ci comporteremo nella fase 2: serve un sistema condiviso di valori per proteggere le persone più vulnerabili dal punto di vista sociale e sanitario”.

Il modello di sviluppo ideale non può non tenere conto delle implicazioni economiche: “L'ostinata ricerca della ricchezza - commenta Tito Ammirati della cooperativa sociale Arcobaleno – non ha fatto altro che produrre disuguaglianze ed effetti negativi in ampie porzioni di popolazione, consumando il tessuto ambientale e sociale. I cambiamenti climatici ce lo stanno suggerendo, serve un nuovo patto sociale, inclusivo e multidisciplinare, tra cittadini, istituzioni, imprese profit e no profit con l'obiettivo di dare corpo a un modello virtuoso”.

L'assemblea si strutturerà in diversi tavoli di lavoro (obbligatoriamente virtuali, ndr), il primo dei quali tratterà il tema della mobilità: “L'auto - dichiara Elisa Gallo di Bike Pride – non può essere la risposta ai problemi, nemmeno in una fase di contrazione del trasporto pubblico locale o al termine della fase d'emergenza. Si tratta di una questione di salute pubblica, per questo inviteremo cittadine e cittadini, nonché esperti di trasporto pubblico e sostenibile, a ragionare su una nuova visione di mobilità urbana”.

Per tutte le informazioni, a breve verrà attivato il sito web www.assembleapopolare.it

Marco Berton

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