Torino non dovrà rimanere indietro rispetto al resto dell'Italia, ma la ripartenza dovrà avvenire in condizioni di sicurezza. Non ha dubbi Chiara Appendino, sindaca del capoluogo piemontese, ospite questa mattina durante la trasmissione radiofonica "CentoCittà", su Radio Uno Rai.
Nella chiacchierata con la conduttrice, la prima cittadina ha delineato quelle che dovranno essere i punti cardine in vista della tanto attesa fase 2, del ritorno a una "nuova normalità basata sul distanziamento sociale": aiuti del Governo e revisione degli spazi pubblici, per far sì che le grandi città diventino il motore della ripartenza.
"Stiamo iniziando a ragionare sul tema degli spazi, perché finita la pandemia del Coronavirus ci sarà un nuovo modo di gestirli: un luogo aperto sarà più sicuro di un luogo chiuso" è il pensiero di Appendino. Da qui l'idea di fare dei parchi il simbolo della ripartenza torinese: "Potrebbero ospitare alcune attività come quelle organizzate dalle palestre". Capitolo bambini: la prima cittadina ha sottolineato l'importanza di creare le condizioni perché possano sfogarsi, dopo un lungo periodo di sofferenza in casa. Appendino ha inoltre ricordato come si stia lavorando con il Politecnico per studiare nuove forme di assistenza alle famiglie con bambini piccoli che frequentano l'asilo nido. Per quanto riguarda i trasporti, invece, la sindaca ha ribadito come sia intenzione dell'amministrazione continuare a incentivare nuove forme di mobilità, che scoraggino i cittadini a utilizzare l'auto: "Dalle pedonalizzazioni alla mobilità ciclabile, passando per il trasporto pubblico: dobbiamo evitare che troppe auto intasino le strade".
"Le città avranno un ruolo fondamentale, i Comuni sono i luoghi dove potrà avvenire la ripartenza economica del Paese" ha affermato poi Appendino, sottolineando l'esigenza di snellire le procedure e abbandonare un'eccessiva burocratizzazione, soprattutto in questa fase. La sindaca ha inoltre ricordato come siano in corso i colloqui con la ministra dei Trasporti Paola De Micheli per velocizzare la partenza dei lavori per la linea 2 della metropolitana, un'opera considerata fondamentale per lo sviluppo di Torino.
Inevitabile un riferimento alla questione tasse: il Comune di Torino, nonostante mancati introiti per 250 milioni di euro di entrate correnti su un bilancio superiore al miliardo e 200 milioni, ha sospeso il pagamento di utenze non domestiche e utenze famigliari. Per capire quali saranno le politiche fiscali dei prossimi mesi però bisognerà aspettare il Governo: "Dipenderà dagli aiuti che arriveranno dal Cura Comuni, solo saremo in grado di valutare correttamente" ha ammesso Appendino.
La fase 2, la ripartenza non dovrà quindi lasciare indietro Torino rispetto al resto del paese. "Le filiere economiche non sono territoriali, non possono avere regole diverse in Comuni diversi". I cittadini, d'altra parte, non capirebbero la ragione di un trattamento differente: questo il pensiero della sindaca Appendino.