"Evitando ogni confronto con il Consiglio Regionale, la giunta Cirio ieri ha annunciato in pompa magna il disegno di legge destinato a far ripartire il Piemonte. Chi sperava che si potesse almeno trarre qualche insegnamento da questa durissima lezione, resterà deluso. La nostra società non sarà rivoluzionata nel nome di nuovi stili di vita sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Nulla di nuovo neppure per quanto riguarda le risorse: gli 800 milioni previsti sono semplicemente risorse regionali, statali ed europee, spostate dal piano competitività agli interventi previsti per la fase due". Così Francesca Frediani, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in Regione.
"Cirio, ovviamente, auspica massima collaborazione da parte di quelle stesse opposizioni che fino ad oggi non ha minimamente coinvolto, in modo da arrivare ad un’approvazione rapida, per “mettere a terra” le misure previste, con il solito richiamo alla “responsabilità”. Peccato che proprio la responsabilità” imponga di considerare che i dati relativi alla situazione sanitaria descrivono una Regione ancora pienamente alle prese con la diffusione del virus e francamente non vediamo come si possa pensare, in queste condizioni, di ripartire come altre regioni che, invece, si trovano in contesti decisamente migliori".
"La situazione appare particolarmente grave nella provincia di Torino, area in cui risiedono molti dei lavoratori che, in caso di riapertura delle attività, tornerebbero ad utilizzare mezzi di trasporto per raggiungere i luoghi di lavoro. Le condizioni del trasporto pubblico locale prima della pandemia, soprattutto su alcune tratte, erano già disastrose per sovraffollamento e inefficienza e non crediamo che in questi mesi si sia trovata una miracolosa soluzione per risolvere le criticità. Ma questo è solo uno degli aspetti che dovrebbero imporre una riflessione più approfondita. Riponiamo comunque la speranza e la fiducia che il Piemonte possa ripartire più forte di prima ma i passaggi per uscire dall’emergenza devono essere esaminati con estrema calma e lucidità, il rischio di far precipitare la situazione, con un nuovo e peggiore picco, è dietro l’angolo".