Il responsabile Cgil zona Collegno – Orbassano, Giovanni Milesi e il segretario generale della Funzione Pubblica di Torino, Gabriele Gilotto, commentano duramente le parole della vice sindaco di Rivoli, Laura Adduce:
“Apprendiamo delle sorprendenti doti di critica musicale da parte della vice sindaco di Rivoli che Bella Ciao non è l'inno d'Italia (ma non lo è neanche “senti che puzza, arrivano i napoletani” cantata anni fa dal suo segretario di partito), riconoscendone la sua orecchiabilità di canzoncina, ignorando, evidentemente, che la “canzoncina” data dalla tradizione popolare di secoli fa, fino alle sue numerosi estensioni e utilizzi, tra cui Occupy Wall Street, le proteste contro Erdogan, il movimento ambientalista Friday for Future, per giungere agli ultimi pericolosi sovversivi, ovvero i pompieri inglesi.
Ci rammarichiamo che le sia stata un po' sullo stomaco, ricordandole che chi la cantava aveva sullo stomaco le bastonate, le prigioni, e spesso il piombo dei fascisti, quindi non 'canzoncine'.
La denigrazione gastro-intestinale della sig.ra Adduce disgusta ancora di più, provenendo da una carica istituzionale che si fonda sulla Costituzione, la quale è stata il lavoro di chi quella Resistenza l'aveva fatta, nella memoria di chi, invece, vi aveva lasciato la vita contro l'invasore fascista.
Forse è troppo chiederle di studiare la Costituzione che dovrebbe rappresentare, ma sarebbe indicato per il ruolo che ricopre, almeno per capire che, se oggi anche lei può tranquillamente discettare da un balcone, il merito viene proprio da quell'impulso di libertà per tutti che ha creato la scelta della Resistenza Partigiana, facendo sì che oggi i balconi siano arcobaleno, e non solo neri.
L'amministrazione di Rivoli non ha dato alcuna risposta alle numerose richieste di incontro che le organizzazioni sindacali unitariamente hanno effettuato nei mesi scorsi per confrontarsi su temi quali: fragilità anziani, sgravi tariffe alla popolazione più debole, sviluppo territoriale e servizio sociosanitario, così come facciamo in tutti gli altri Comuni. I valori della libertà e della democrazia che abbiamo ottenuto grazie ai sacrifici della resistenza, imporrebbero la possibilità di confronto: ora purtroppo capiamo meglio l'assenza di risposte da parte dell'attuale amministrazione della città di Rivoli.
La lasciamo con parole non nostre, ma di uno dei più grandi pensatori italiani, Norberto Bobbio, che diceva: “Resistenza e Repubblica democratica fanno tutt'uno, altrettanto fanno fascismo e negazionismo radicale di ogni principio di democrazia”
Lei, vice sindaco, sta con Resistenza e Repubblica democratica o....?”.
"Chi sbeffeggia la festa della Liberazione non è degno di rappresentare le istituzioni democratiche della Repubblica Italiana", ha sottolineato anche Fracesca Frediani, capogruppo in Consiglio regionale del M5S. "Per questa ragione chiederemo alla Giunta di prendere formalmente le distanze dalle affermazioni della vicesindaca di Rivoli, Laura Adduce. Il 25 aprile è la festa dell’Italia liberata dall’odio, dal regime totalitario e dalle sofferenze della guerra. Chi non onora la Liberazione manca di rispetto per i tantissimi ragazzi e ragazze che hanno dato la vita per la nostra libertà. Ancora peggio se lo scherno arriva da rappresentanti delle istituzioni".