Sarà riprogrammato in date da destinarsi, il Festival delle Colline Torinesi, giunto alla sua venticinquesima edizione, originariamente previsto dal 4 al 20 giugno nei teatri di Torino, Moncalieri e Collegno. Lo ha annunciato questa mattina, in un videomessaggio su Facebook, il direttore Sergio Ariotti.
"Difficilmente avrà proprio lo stesso programma - ha spiegato - , per ragioni evidenti: altri impegni delle compagnie e degli artisti, mutata disponibilità degli spazi. Sarà nostra cura operare perché le differenze siano minime. Il cartellone preparato per giugno è infatti di particolare interesse. E non vorremmo perdere nulla. Intanto mi piace sottolineare che 25 - venticinquesima edizione - significa un quarto di secolo di programmazione. Un bel tragitto. Assolutamente da festeggiare insieme al pubblico quando e come sarà possibile. Ma da festeggiare anche con iniziative tipo mostre e incontri in web, su cui stiamo ragionando".
Il programma avrebbe infatti previsto una grande apertura affidata alla Needcompany del belga Jan Lauwers, con lo spettacolo “All the Good”, che mescola più linguaggi espressivi, dalla prosa, alla musica, alla danza, fino all'arte contemporanea.
Il Festival si sarebbe poi concluso con una Trilogia di Licia Lanera: Cechov, Majakovskij, Bulgakov. Nel mezzo, vari spettacoli e artisti italiani e europei provenienti da Ungheria, Serbia, Francia, "grandi interpreti, giovani autori, registi, attori italiani, spesso segnalatisi con la vittoria di premi, giovani a cui il Festival delle Colline Torinesi ha sempre riservato molta attenzione", ha commentato Ariotti. In termini di numeri, 22 spettacoli, 53 recite e 7 prime nazionali.
"Per quel che riguarda gli argomenti proposti, il Festival completa il triennio ministeriale dedicato al viaggio. Motivi di ispirazione non solo il viaggio dei migranti ma anche altri tipi di viaggio, nelle biografie, nella storia e nella memoria, ad esempio. Per una volta però, vorremmo considerare pure il viaggio alla riscoperta di taluni motivi ricorrenti del Festival, quali il far spettacolo fuori dai teatri, la contaminazione dei linguaggi, la ricerca di una nuova lingua drammaturgica", ha concluso Ariotti.
La venticinquesima edizione - sostenuta da MiBACT, Regione Piemonte, Città di Torino, Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT - sarà organizzata in autunno-inverno in parallelo alla stagione di Teatro Piemonte Europa. Le date verranno comunicate dopo le necessarie verifiche con tutti i soggetti interessati.
Apparentato negli ultimi anni con vari eventi gemelli europei, tra cui Avignon e Kunstenfestivaldesarts, uno degli obiettivi del Festival delle Colline Torinesi, passata l'epidemia, sarà proprio quello di intrecciare nuovamente e rilanciare le relazioni con l’Europa. Quelle, ha precisato Ariotti, "che con altri festival italiani hanno visto nostro farsi promotore di una rete estesa".