Cultura e spettacoli - 12 maggio 2020, 15:04

Un viaggio mozzafiato dalla Torino in quarantena alla Mongolia: così Buzzy Lao canta la voglia di libertà [VIDEO]

Dall'album "Universo/Riflesso" è stato estratto "La fine del mare", brano il cui video porta la firma del regista Giorgio Bianco

Un viaggio mozzafiato dalla Torino in quarantena alla Mongolia: così Buzzy Lao canta la voglia di libertà [VIDEO]

Una Torino deserta e immobile, sospesa nel silenzio della quarantena e immersa in un gioco di specchi e dissolvenze, che fanno viaggiare con la mente e lo sguardo oltre qualsiasi confine terrestre. Così Buzzy Lao, artista torinese al suo secondo album, estrae da Universo/Riflesso un brano, La fine del mare, che invita all'ascolto e cattura lo sguardo: una carrellata di bellezza estetica e musicale verso l'acquisizione di una nuova libertà, racchiusa in un video che porta la firma di Giorgio Blanco, già regista degli Eugenio in via di Gioia e non solo. 

Un viaggio di otto tracce, il disco, in cui Buzzy Lao ha voluto esplorare gli antipodi delle sue tante influenze musicali, partendo dalla ricerca ritmica e melodica del blues, fino alla radici della tradizione africana, e passando per le sonorità più contemporanee, con l’uso di synth che arricchiscono le composizioni di momenti intimi e introspettivi. 

Il titolo Universo/Riflesso fa proprio riferimento all’attrazione di poli opposti, il cui incontro genera un ibrido, così come ibrido è stato il processo di lavorazione, a metà tra analogico e digitale, con la partecipazione di artisti quali Alosi (Il Pan Del Diavolo), Dargen D’Amico e il napoletano Tartaglia Aneuro. 

Viaggiare senza muoversi. Questo il messaggio trasmesso dalle immagini mozzafiato stemperate su La fine del mare, canzone delicata ed evocativa, che si candida a diventare una delle colonne sonore portanti della fase più malinconica e riflessiva della reclusione provata negli scorsi mesi. 

Da una Torino deserta alla Mongolia, dal grattacielo Sanpaolo a un isolotto sperduto della Norvegia, così Buzzy Lao sigla una ricerca al contempo personalissime e universale: "La voglia di evadere ci porta a esplorare posti lontani e desertici per natura, una contrapposizione che riflette questo periodo in cui sogniamo di riappropriarci dello stupore della scoperta".

Manuela Marascio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU