Politica - 19 maggio 2020, 17:08

Collegno, botta e risposta dopo il primo consiglio comunale post Covid

Bagarre tra consiglieri sull'ultima seduta consiliare. La Lega: "Un brutto spettacolo", il PD replica: "atteggiamento e giochini di alcune forze politiche di minoranza"

Collegno, botta e risposta dopo il primo consiglio comunale post Covid

Primo consiglio comunale in modalità Smart working, che però non ha impedito di generare una polemica post seduta. Dopo la mezzanotte, infatti, prima di dichiarare sciolti i lavori, il consiglio comunale ha visto la partecipazione solo di alcuni consiglieri, poiché parte della minoranza ha deciso di abbandonare la seduta.

"Passata la mezzanotte come di consueto si preparava la chiusura dei lavori, e tutti i capigruppo di minoranza davano disponibilità a ritrovarsi in tempi brevissimi per completare le delibere restanti e andare avanti con le interrogazioni. E qui si è avuta la svolta il Pd con un atto di forza ha chiesto invece la votazione, per proseguire la seduta per discutere ancora una delibera, in netta contrapposizione con la minoranza, facendo valere la forza dei numeri", hanno dichiarato dal gruppo consiliare della Lega di Collegno.

"A questo punto ai consiglieri di minoranza visto il sistema da bulli utilizzato dalla maggioranza, non è rimasto altro da fare che uscire dal collegamento e abbandonare il consiglio". In collegamento così è rimasto solo il capogruppo Bardella, che ha partecipato alla discussione sulla delibera in merito alle previsioni programmatiche finalizzate alla riqualificazione del fabbricato di via Oberdan, abbandonando anche lui la seduta in seguito alla votazione.

"Il resto dei consiglieri di maggioranza hanno proseguito ad oltranza discutendo e approvando fra di loro, tutte le restanti delibere in sfregio a qualsiasi regola democratica, ma sempre attenendosi ai regolamenti. Ci chiediamo ora da più parti perché la figura del presidente del consiglio, che dovrebbe essere “super partes” e dovrebbe tutelare la minoranza da eventuali forzature da parte della maggioranza, non sia intervenuta minimamente e anzi per tutta la seduta ha continuamente provocato i consiglieri di minoranza con continui rimbrotti e interventi. Un brutto spettacolo che Collegno non merita, sperando che in futuro si possa vedere uno spirito se non di collaborazione, almeno di lealtà e se occorre cambiare qualche nome per lavorare meglio, si abbia il coraggio di farlo".

Anche il Movimento 5 Stelle si è unito, lamentando il proseguimento della seduta consiliare. "Per qualche motivo che ci sfugge, ad ogni costo si è voluto proseguire oltre la mezzanotte per discutere una variante al piano regolatore legata a Collegno Rigenera e al palazzo invenduto di via Oberdan, senza permettere ai capigruppo di sospendere i lavori per decidere se proseguire e senza il necessario confronto che si dovrebbe svolgere in tempi adeguati, discutendo in soli 40 minuti 5 delibere delle 8 previste. Non sentendoci tutelati e vedendo annullata la nostra agibilità politica abbiamo abbandonato la seduta in segno di protesta perché riteniamo inaccettabile che, ancora una volta, questa Amministrazione che si è apostrofata come di "cambiamento" continui ad attuare forzature e metodi da vecchia politica".

Non è mancata, però, la risposta del gruppo consiliare del PD, che ha deciso di replicare alle parole di alcuni consiglieri di minoranza. "Chiederemo al Presidente del Consiglio Vanda Bernardini - ha risposto Giovanna Scarlata capogruppo PD -, che ringraziamo perché anche in tempo di pandemia ha garantito la continua informazione e il confronto con la conferenza capigruppo e con questo Consiglio Comunale  in videoconferenza, di far rispettare il regolamento visto l’atteggiamento e i giochini di alcune forze politiche di minoranza".

"Incredibile –  ha proseguito il segretario cittadino del Partito Democratico Silvia Ala – che dopo aver concesso un'ora e mezza di interrogazioni per permettere alle minoranze di ricevere risposte alle loro domande, trasformando le repliche in comizi non autorizzati e fuori dalle regole, quando chi è chiamato ad amministrare dovrebbe garantire l’approvazione di delibere e azioni importanti in favore della comunità la Lega scappi".

Tra le file della minoranza, però, il consigliere Di Filippo ha preso le distanze. "Collegno Insieme ad ora non si è mai lamentata del lavoro svolto dal Presidente del Consiglio Comunale. Non possiamo incolpare nessuno se ogni tanto cade la linea, sono problemi tecnici, non politici. Certamente tutto andrà migliorato, e siamo convinti che con il tempo questo avverrà".

"Ci teniamo a precisare che noi non abbiamo abbandonato l'aula prima di discutere e votare la delibera, ma dopo, come avevamo deciso in sede di votazione, e così è stato".

Diana Tassone

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