Molti avidi viaggiatori potrebbero chiedersi quando si può ricominciare a viaggiare. Anche se non si ha ancora una risposta definitiva, alcune località si stanno avvicinando alla riapertura dei cieli e delle strade.
Alcuni luoghi potrebbero riaprire prima di altri, a seconda del paese, dello stato o persino della comunità, ma prima è necessario che si verifichino le seguenti condizioni.
Meno casi segnalati di Covid-19
Il mondo è cambiato considerevolmente dall'ultima pandemia globale, avvenuta tra il 1918 e il 1920. Allora esistevano solo le barche e i treni per viaggiare. Oggi, grazie ai viaggi aerei, si può andare ovunque e in poche ore e, per quanto comodo, viaggiare più velocemente facilita anche la rapida diffusione delle malattie. Di conseguenza, i governi sono molto più cauti riguardo alla riapertura dei viaggi.
La base per allentare le attuali restrizioni sui viaggi potrebbe essere il numero di casi segnalati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che pubblica rapporti quotidiani sulla situazione, che includono i casi recentemente segnalati, i decessi e il numero di giorni di ciascun paese dall'ultimo caso segnalato e li inserisce in un diagramma delle curve epidemiche.
Test aggressivi possono appiattire più accuratamente la curva
La Johns Hopkins University monitora il numero di casi quotidiani per paese, che attualmente sta diminuendo in alcune nazioni, tra cui Germania e Cina. Tuttavia, la maggior parte dei luoghi deve ancora sperimentare una costante tendenza al ribasso. Carnegie Mellon ha recentemente lanciato una mappa di tracciamento dei sintomi in collaborazione con Facebook: lo strumento mostra la percentuale stimata di persone con sintomi COVID-19 in un'area geografica.
Test coerenti e rapporti prolifici sui sintomi, anche dopo che la curva si è appiattita, possono aiutare i leader a iniziare a elaborare politiche di viaggio ed evitare un secondo picco nei casi in cui le nazioni riaprano.
Guida di viaggio per il futuro prevedibile
È ancora tecnicamente possibile viaggiare negli Stati Uniti e, in alcuni casi di emergenza, a livello internazionale, sempre richiedendo per tempo il rilascio del visto ESTA USA. Tuttavia, adeguarsi alle precedenti abitudini di viaggio sarà un processo molto graduale. È probabile che queste misure preventive rimangano per il prossimo futuro:
· distanziamento sociale di almeno un metro;
· indossare una mascherina in pubblico e sui mezzi di trasporto pubblici;
· sanificazione delle cabine degli aerei e delle aree pubbliche.
Si imparerà anche come essere ricettivi alle misure di prevenzione e trattamento più efficaci. Le autorità di viaggio possono attuare queste misure per ridurre il rischio di diffusione del virus.
Regole ufficiali TSA per il transito dagli aeroporti USA
Nel mese di maggio, il TSA (Transportation Security Administration), l’ente che controlla la sicurezza negli aeroporti americani, ha rilasciato delle normative di sicurezza in stretto collegamento con i dipartimenti sanitari, al fine di garantire la sicurezza sia dei viaggiatori che non possono limitare i propri spostamenti (per lavoro e motivi di salute) che del personale aeroportuale.
Le regole indicate per i passeggeri sono:
- igiene delle mani prima e dopo ogni controllo in aeroporto;
- obbligo di indossare mascherine e, volendo, altre protezioni facciali (sia in aeroporto che sui voli) – che potranno però essere rimossi momentaneamente per il controllo dei documenti e del viso al checkpoint.
Esistono poi una serie di regole per il personale circa la disinfezione delle superfici e delle apparecchiature dei controlli di sicurezza, l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione facciali e, opzionalmente, anche gli occhiali protettivi - il tutto per garantire la massima sicurezza degli operatori in una situazione, quella dei controlli, nella quale mantenere il distanziamento sociale non è sempre possibile.
Controlli della temperatura
Le compagnie aeree potrebbero iniziare a controllare regolarmente le temperature dei clienti prima di consentire loro di salire a bordo dell'aeromobile. Negozi e altri luoghi pubblici possono instillare una pratica simile e si potrebbe non essere in grado di accedervi se la temperatura è al di sopra di un certo livello. Se si vola all'estero, anche gli agenti doganali potrebbero iniziare a controllare le temperature.
Le linee guida del CDC per gli equipaggi delle compagnie aeree richiedono già che il personale segnali i passeggeri potenzialmente malati prima che un velivolo arrivi a destinazione. Possibili ragioni possono includere la presenza di una febbre misurata superiore a 37 gradi o la semplice presenza di sintomi febbrili e/o una tosse secca o difficoltà respiratorie.
Il monitoraggio della temperatura corporea potrebbe impedire ad alcuni viaggiatori malati di volare. Tuttavia, l'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che questa misura preventiva, da sola, non è sufficiente, poiché i passeggeri potrebbero non presentare ancora sintomi o essere asintomatici.
Auto-quarantene obbligatorie
I paesi possono continuare a richiedere un’auto-quarantena di almeno 14 giorni per tutti coloro che atterrano. Se si viaggia all'estero, potrebbe essere necessario rivelare i piani di viaggio e il luogo in cui si alloggia e mettersi in quarantena all'arrivo. Le regole di quarantena variano in base alla nazione e, in genere, si applicano per residenti e per visitatori. I governi di tutto il mondo possono applicare ampie restrizioni di viaggio e non consentire ai viaggiatori provenienti da aree altamente colpite di entrare nel loro paese.
Tracciamento dei contatti
Un'altra misura preventiva che le nazioni stanno implementando è il tracciamento dei contatti. Le app per smartphone possono rilevare se si entra in contatto con una persona infetta o a rischio. Se il test risulta positivo, l'app del telefono può avvisare automaticamente gli altri con cui si è entrati in stretto contatto negli ultimi 14 giorni. Le app di tracciamento dei contratti consentono ai provider di viaggi di conoscere facilmente i recenti schemi sociali dei loro passeggeri e se si è stati in contatto con qualcuno che in seguito si è rivelato positivo al COVID-19.
Passaporti per l’immunità?
Le autorità hanno suggerito l'idea di un passaporto per l'immunità per viaggiare tra i paesi, ma non è chiaro se coloro che hanno avuto il virus diventino immuni e per quanto tempo.
Il modo di affrontare un viaggio post-COVID-19 potrebbe non essere lo stesso, almeno per un po' di tempo. Il raggiungimento dell'immunità in tutto il mondo può richiedere anni e potrebbe essere la misura definitiva prima che viaggiare sia di nuovo sicuro.
Si dovrà continuare a modificare le abitudini quotidiane fino a quando il rischio di infezione non si dissiperà e alcuni tipi di viaggio saranno nuovamente consentiti. Solo test aggressivi e altre misure preventive possono ripristinare la sicurezza di viaggiare di nuovo.