Politica - 05 giugno 2020, 13:13

Torino, patto di collaborazione per una Città antirazzista

L'assessore Giusta: "Per produrre un vero cambiamento sistemico, occorre ascoltare le persone che il razzismo lo subiscono, occorre informarsi e scambiare pratiche e competenza, occorre coordinarsi e collaborare"

Torino, patto di collaborazione per una Città antirazzista

 

Con la delibera approvata il 17 marzo, Torino è stato il primo Comune in Italia a dichiarare che il patrimonio di azioni e pratiche antirazziste è un bene comune cittadino. Oggi, con determina dirigenziale, è stato approvato l’avviso pubblico per presentare proposte di collaborazione ai sensi del Regolamento dei Beni Comuni.

Secondo l’articolo 11 del Regolamento 391, il Comune ha aperto a soggetti civici e portatori e portatrici di esperienze pregresse la possibilità di inviare proposte di co-progettazione per definire un Patto di Collaborazione sull’antirazzismo. I risultati attesi del Patto sono la costruzione di spazi di collaborazione fra i soggetti aderenti, una maggiore sinergia fra i vari progetti in modo da aumentarne l’impatto sistemico, e una rinnovata capacità di reperire risorse.

"Le proteste e le denunce di questi giorni stanno finalmente aprendo gli occhi delle opinioni pubbliche sulla brutalità e la violenza che le persone non bianche subiscono sistematicamente e quotidianamente. Ovunque, anche qui da noi”, afferma Marco Giusta, Assessore ai Diritti della Città di Torino. "L'indignazione, però, da sola non basta: per produrre un vero cambiamento sistemico, occorre ascoltare le persone che il razzismo lo subiscono, occorre informarsi e scambiare pratiche e competenza, occorre coordinarsi e collaborare".

Le proposte di collaborazione dovranno afferire a tre ambiti d’azione: aumentare la conoscenza della natura dei crimini d’odio razzisti presso le comunità delle potenziali vittime e il resto della società; costruire spazi per il dialogo facilitato e lo scambio di pratiche fra soggetti diversi; costruire strumenti per favorire la denuncia dei crimini d’odio razzisti e rafforzare la capacità di perseguirli e sanzionarli.

L'invio deve avvenire tramite mail, in formato pdf, all’indirizzo diritti@comune.torino.it, entro martedì 23 giugno.

Una volta raccolte tutte le proposte, l’Amministrazione avvierà una fase di confronto e dialogo facilitato e partecipato che si concluderà in autunno con la stesura del Patto.

 

comunicato stampa

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